E anche quest’anno è stato un successo, come ha testimoniato la presenza del folto pubblico che lo scorso 19 gennaio era a Bene Vagienna, in quella che probabilmente è la data più importante nel calendario cittadino. Parliamo ovviamente della giornata dedicata alla patrona, la beata Paola Gambara Costa. Presentando così l’evento, si ha la sensazione di raccontarlo come qualcosa di banale. Non è ovviamente così: non solo per le emozioni che anche in questa edizione sono stati capaci di trasmettere i figuranti impegnati nella rievocazione storica, ma anche per la bravura con cui gli organizzatori hanno saputo ripensare questo momento.
Momento che rappresenta il nucleo intorno al quale ruotano tutti gli altri appuntamenti che costituiscono il programma dedicato alla patrona. Un ampio numero di figuranti racconta, di anno in anno, la vita della beata Paola Gambara, tra XV e XVI secolo: giunta a Bene Vagienna come sposa del signore del luogo, il conte Ludovico Antonio Costa, la donna si distinse per la fede e la generosità verso i poveri e compì, almeno secondo la tradizione, dei miracoli, fra i quali la trasformazione del pane in rose che le avrebbe permesso di celare la sua generosità verso gli affamati al marito, inizialmente ostile. In questo 2020, particolare attenzione è stata dedicata al corteo storico, che ha attraversato numerose vie del centro storico prima di giungere nel fossato del castello, dove la vita della beata Paola è stata ricostruita in modo più rapido, ma molto incisivo. La patrona è stata interpretata da Bianca Gerbaudo, il marito da Fabio Sarotto.
Sempre il 19 gennaio, il centro storico di Bene Vagienna ha subito la piacevole invasione delle bancarelle. Il giorno dedicato al ricordo della beata Paola è, infatti, anche il giorno della “Fiera commerciale, agricola e artigianale”. Il taglio del nastro è avvenuto nella tarda mattinata.
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