Le parrocchie della città di Fossano, guidate dai parroci e accompagnate dal responsabile della pastorale giovanile cittadina don Mattia Dutto, si stanno muovendo per una proposta estiva. Che andrà da metà giugno fino alla fine di agosto, e avrà come base la casa alpina di Strepeis (in alta valle Stura) e altre strutture adeguate (di cui si sta verificando la disponibilità). La casa di Villar Sampeyre, punto di riferimento per le parrocchie di Sant’Antonio e San Bernardo, non è sufficientemente spaziosa e non permette dunque il rispetto dei protocolli anti Covid.
Il tutto parte da una lettura condivisa del contesto attuale: la situazione sanitaria sembra più tranquilla e gestibile con le dovute precauzioni di distanziamento interpersonale, mascherine, tamponi rapidi e monitoraggio della temperatura corporea. “Si aggiunge la seconda grande urgenza: la sfida dell’accompagnamento di adolescenti e giovani – spiega don Mattia -. Per loro sono stati due anni davvero tosti sia a livello personale, sia per quello che riguarda le dinamiche relazionali: c’è tanto da recuperare, rileggere, ricostruire e avviare a una guarigione e una nuova fioritura. Questo compito richiede una rete, una alleanza educativa a più voci, senza deleghe”.
Uno strumento potente caro alla vita delle nostre parrocchie sono i campi scuola, il naturale proseguimento estivo del cammino dei gruppi giovanili. “Si tratta di ripensarli – aggiunge il giovane sacerdote -, adattandoli alle nuove condizioni: la disponibilità dei volontari è calata o per lo meno ha subito un cambiamento deciso e inaspettato, gli animatori devono rimettersi in gioco a tessere nuovamente legami e prendere l’iniziativa in modo serio, senza dimenticare tutta la parte concreta delle strutture e delle normative da rispettare e mettendo in conto l’eventualità di annullare il campo all’ultimo. Una bella sfida, ma molte famiglie, consultate tramite un sondaggio, appoggiano questo lavoro e alcuni giovani-adulti (ex animatori e dintorni) si sono messi attivamente in gioco per rendere possibile la cosa”.
Allo stato attuale si sta puntando a offrire tre giorni (due notti) residenziali in montagna, con un massimo di 30 persone, partendo tutti con un tampone rapido negativo effettuato nelle ultime 48 ore (o un certificato di vaccinazione o di guarigione da Covid-19). In altre parole, l’equivalente del “green pass”.
Per ovvie ragioni logistiche (la disponibilità di posti è limitata) e pastorali, la proposta è riservata esclusivamente ai partecipanti al cammino dei gruppi giovani parrocchiali cittadini. Il meccanismo delle iscrizioni è già avviato e fa capo agli animatori dei gruppi. Per ulteriori informazioni occorre rivolgersi presso la propria parrocchia.
Un fine settimana per giovani a Strepeis - Appuntamento fisso invece per i giovani (dai 20 anni in su) a Strepeis per il “campo giovani”: la scorsa estate è stata un’esperienza di relazione e scambio molto ben riuscita, quest’anno si torna a riflettere insieme nel week end del 31 luglio - 1 agosto.
Fossano, la proposta dei campi estivi con le parrocchie della città
È riservata a chi partecipa ai cammini dei gruppi giovani parrocchiali