Fotovoltaico, Coldiretti Cuneo: “Stop alle speculazioni, bene il regolamento regionale”

“Le disposizioni, approvate dalla Giunta regionale, volte a regolamentare l’installazione degli impianti per la produzione di energia da fonte fotovoltaica hanno l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare le aree agricole piemontesi, in particolare quelle ad elevato interesse agronomico. Andranno a tutelare gli areali individuati dai disciplinari di produzione DOP, IGP, DOC e DOCG, motivo di vanto ed eccellenza delle nostre terre, oltre alle zone rurali più produttive, ricadenti in I e II classe di capacità d’uso del suolo, in modo che la produzione energetica, per effetto della possibilità di installare esclusivamente impianti agrivoltaici, non sia in contrasto con quella agricola, ma integrata”. È quanto sostiene Coldiretti Cuneo nel ricordare che la priorità deve sempre essere quella di preservare nel tempo la continuità e capacità produttiva dei terreni agricoli, le relative colture e produzioni di qualità.

“Un primo passo importante – commenta il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – avente lo scopo di frenare le speculazioni e l’occupazione impropria di suolo agricolo, ma occorre che sia completato al più presto attraverso la definizione di una specifica legge regionale che dia definitiva garanzia dell’uso prioritario del suolo per la produzione di cibo e blocchi ogni tipo di abusivismo energetico. Un ulteriore, fondamentale passaggio subordinato all’approvazione da parte del Governo di un Decreto attuativo interministeriale, per porre fine, nelle aree di interesse agricolo, al fotovoltaico a terra”.

“Deve restare prioritario salvaguardare le nostre campagne – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – per garantire la sovranità alimentare nazionale, fermando le speculazioni e il consumo di suolo. Un atto necessario di fronte all’occupazione di suolo fertile con distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici che sottraggono il suolo dalla sua vocazione originale”.