Cascina Pensolato, la gioia del riscatto e del camminare insieme

Domenica scorsa all’evento hanno partecipato circa 250 persone

Pensolato Passi Di Riscatto
(Foto Costanza Bono)

Tutti sono interpellati a compiere nella propria vita “passi di riscatto”, camminando insieme, senza escludere nessuno. È questa la cifra che ha caratterizzato la 5ª edizione della camminata che, partendo dal carcere di Fossano, domenica 1° ottobre - splendida e calda giornata, più estiva che autunnale -, ha raggiunto Cascina Pensolato nella campagna di Sant’Antonio Baligio, a due passi dal campo di volo di Levaldigi.

A tagliare il nastro alla partenza dal S. Caterina è stata Stefania Belmondo, campionessa olimpica di sci nordico, testimonial dell’evento; accanto a lei, tra gli altri, la direttrice del carcere Assuntina Di Rienzo, Bruno Mellano, Garante regionale dei detenuti e delle persone private della libertà personali, Michela Revelli, Garante per il carcere fossanese, l’assessore Ivana Tolardo.

La camminata all’arrivo si è arricchita di tanti amici, arrivati in auto, che si sono uniti per la messa e poi al pranzo all’aperto nell’aia del Pensolato. Tre momenti che nel complesso hanno coinvolto circa 250 persone e numerose associazioni ed enti: oltre a Cascina Pensolato, Fondazione NoiAltri, Caritas diocesana, Comune di Fossano, Crf (Spa e Fondazione), Revolution, Banca del tempo, Proloco di Sant’Antonio Baligio.

Pensolato Passi Di Riscatto

La chiave interpretativa della giornata l’ha offerta Nino Mana, presidente della cooperativa Cascina Pensolato, all’inizio della messa, celebrata di fronte alla piccola cappella in mezzo ai campi: “Eucaristia significa ringraziamento. Siamo qui per dire due grandi grazie: innanzitutto per questo luogo di fatica e sofferenza in cui tante persone, attraverso il duro lavoro, recuperano la voglia e il gusto del vivere, sperimentando la gioia del riscatto. E poi, siamo immersi nel Creato (il 4 ottobre si conclude il mese che la Chiesa italiana dedica ad esso): diciamo grazie a Dio per le tante cose belle che ci circondano e chiediamo perdono per tutte le volte che abbiamo maltrattato questi doni”.

Riflessioni riprese da don Carlo Vallati, che ha celebrato la messa, animata dal coro “Si può fare”. “Il riscatto è un passo che deve compiere l’uomo, ma è anche un dono di Dio - ha detto il vicario generale della diocesi di Cuneo-Fossano commentando la Parola di Dio -. Il primo passo da compiere è il pentimento, che richiede una qualità umana molto elevata. Ma la grazia di Dio viene prima di tutto, è il perdono sempre dato anche se non ti converti”.

Il “pranzo in Cascina”, cucinato dalla già citata Proloco Balisa, ha permesso ai partecipanti di gustare anche (tra gli antipasti) alcuni prodotti del laboratorio di trasformazione di Cascina Pensolato situato in carcere.