“Io, medico e contagiato, chiedo di rendere obbligatorio l’uso della mascherina”

La battaglia di Federico Amianto, fossanese in servizio a Torino

Federico Amianto

Chiede dal 21 marzo di rendere obbligatorio l’uso delle mascherine per chi esce di casa. Meglio quelle chirurgiche o con il filtro, ma - in assenza - anche quelle artigianali e riciclabili, opportunamente igienizzate. La richiesta arriva da Federico Amianto, fossanese di origine e di formazione, medico-chirurgo, psicoterapeuta, professore associato in Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Torino, la città dove vive e nella quale combatte in isolamento domiciliare il Coronavirus che ha contratto in servizio sviluppando i sintomi una settimana fa. È una battaglia - quella per le mascherine - condivisa da molti colleghi (la scorsa settimana abbiamo pubblicato l’appello dell’Ordine dei medici di Cuneo), ma ancora senza risultati, che Amianto ha portato all’attenzione del direttore dell’Istituto superiore della Sanità Silvio Brusaferro, del ministro della Sanità Roberto Speranza e del vice-ministro Pierpaolo Sileri, del sottosegretario Sandra Zampa, del presidente della Regione Alberto Cirio, del suo assessore alla Sanità Luigi Icardi e, in ultimo, del sindaco di Torino Chiara Appendino.

Il presupposto - ci spiega al telefono - è che “la situazione in Italia è peggiore che a Wuhan”. E che “una delle differenze fondamentali sta proprio nell’uso delle mascherine per la popolazione, là obbligatorio (e controllato con i droni) e qui inizialmente addirittura sconsigliato e oggi non ancora consigliato”.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 8 aprile