Tracce di vita

L’atmosfera del pianeta Venere conterrebbe tracce di fosfina, un gas che segnala la presenza di vita. Come a dire che potremmo non essere soli nell’Universo. Una notizia che incuriosisce, acchiappa click, e nel vortice sempre più veloce dei dati, che ci bombardano attraverso i nostri telefonini, rischia di passare e sparire dai nostri schermi alla velocità della luce, senza lasciare traccia o quasi. In realtà la presenza di altre forme di vita ci interessa. Ci interroga, magari ci spaventa anche un po’, ma ci affascina. Perché? Forse perché siamo geneticamente portati a cercare intorno a noi, vicino o lontano, tracce di vita. Per le ragioni più disparate. Per cercare una forma vivente amica, che ci aiuti a vivere meglio. Per cercare una fonte di energia da sfruttare (da questo punto di vista abbiamo fatto un ottimo lavoro in fatto di distruzione e sfruttamento su questo pianeta). Cerchiamo vita per sentirci meno soli. O per sentirci migliori. Magari per sentirci semplicemente uguali. Nonostante le differenze. Cerchiamo tracce di vita. Sarebbe bello cercare con la stessa passione e lo stesso trasporto anche la vita che abbiamo accanto a noi, a due passi da noi. Che - attenzione - non è un modo per dire “prima noi, i vicini, e poi gli altri, i lontani”, la vita accanto a noi è la vita del mio vicino di pianerottolo così come quella del povero all’altro capo del mondo. La vita di chi la pensa come me, così come quella di chi non riesco a sopportare ed è il mio esatto opposto. Che bello sarebbe cercare tracce di vita ovunque. A me questa storia che potremmo non essere gli unici nell’Universo piace. Se non altro per il fatto che potrebbe aiutarci ad allargare un po’ il nostro campo visivo, guardare oltre il nostro orticello, includere tra i nostri simili anche coloro che pensiamo essere di un altro pianeta e invece hanno soltanto una lingua, un colore della pelle o una cultura diversi dai nostri. Ma in realtà sono esattamente come noi. E noi come loro. Vita.