SCORDATO
di Rocco Papaleo; con Rocco Papaleo, Giorgia, Simone Corbisiero, Angela Curri, Anna Ferraioli Ravel, Italia, 2023, durata 104 minuti.
Orlando è un accordatore di pianoforti, per lavoro cerca l’armonia negli strumenti. Ma il suo strumento, inteso come vita, non funziona. L’accordatore insomma non è accordato con se stesso. A sessant’anni Orlando, che non ha figli né moglie, dovrebbe provare a tracciare un bilancio della sua esistenza, ma ha troppa paura di fare i conti con la sua vita, preferisce stordirsi con le canne e non pensare a niente. Trent’anni prima un importante trauma familiare lo ha spinto a lasciare Lauria, il piccolo borgo della Basilicata dove sino a quel momento era vissuto, per Salerno, ed è qui che Orlando incontra Olga, una fisioterapista specializzata nella cura di musicisti. Olga accorda i corpi come Orlando accorda gli strumenti. Ed è in questa occasione che la fisioterapista si accorge di quanto Orlando sia “stonato” e gli propone di “accordarlo”. Ma per poter svolgere il suo lavoro Olga, che ha definito Orlando “un vecchio mobile storto dal tempo”, avrebbe bisogno di una fotografia di lui da giovane, avrebbe necessità di vedere com’era “il mobile” quando aveva vent’anni. E così Orlando, con poca voglia e tanto umor nero in cuore, decide di tornare al paese natio per recuperare qualche foto della sua gioventù e fare i conti con il suo passato. Un passato che ritorna non soltanto nei sogni e nei ricordi, ma con il quale dialoga e discute, un Orlando ventenne in carne e ossa ma che soltanto lui vede e che mette in discussione l’Orlando di oggi…
Sesto film di Rocco Papaleo come regista, “Scordato” è certamente il suo lavoro più coraggioso e sincero, potremmo dire intimo. Una commedia dai toni malinconici che nel complesso diverte e conquista, dove il molto di quanto il personaggio Orlando “mette in mostra” appartiene al Rocco Papaleo regista e sceneggiatore. Le riflessioni sul tempo che scorre inesorabile, sulla necessità di fare dei bilanci, sul perdonare e sul perdonarsi. È vero, non sempre tutto funziona, a cominciare proprio da un Rocco Papaleo un po’ troppo chiuso e “sulle sue”, ma come abbiamo detto globalmente il film convince anche se il meglio lo troviamo in Simone Corbisiero/Orlando da giovane (un’interpretazione fresca e intensa), e in Giorgia (nei panni della fisioterapista Olga) che del film è la vera sorpresa. La conoscevamo come una brava cantante, non sapevamo di avere a che fare anche con una grande attrice.
UMBERTO ECO - LA BIBLIOTECA DEL MONDO
di Davide Ferrario; con Giuseppe Cederna, Niccolò Ferrero, Paolo Giangrasso, Walter Leonardi, Zoe Tavarelli, Italia, 2022, durata 80 minuti.
Uscito in sala ai primi di marzo, il bel film che Davide Ferrario ha dedicato ad uno dei più geniali pensatori del secolo continua il suo percorso di visione nelle sale della Provincia e se, come redazione, possiamo darvi un consiglio, ebbene non perdetelo. Acuto e spiazzante come l’autore a cui è dedicato “Umberto Eco - La biblioteca del mondo” racconta attraverso un viaggio nella biblioteca privata di Eco - 30.000 volumi moderni e 1.200 volumi antichi - la caleidoscopica ricchezza di un personaggio strabordante ma nonostante ciò mai eccessivo. Filosofo, semiologo, romanziere, saggista, Eco è stato uno dei più importanti intellettuali del secolo, in grado di coniugare letteratura alta e popolare, romanzo e fumetto, filosofia e tv in modi e tempi assolutamente impensabili e impensati. Il film di Ferrario, anche lui regista inusuale e dai tratti geniali, tratteggia un affascinante ritratto di un intellettuale di per sé affascinante, ironico ed acuto, spiazzante e sincero, curioso (né altrimenti poteva essere) e incuriosente. I corridoi e le sale della biblioteca di Eco attraverso i quali Ferrario ci conduce sono quelli percorsi da un uomo che per tutta la vita ha celebrato un infinito amore per la ricerca e l’indagine e che ha fatto del libro, delle parole e della memoria i luoghi fisici, e metafisici, dove celebrare questo amore. Da non perdere, assolutamente.