“Il terzo polo a Fossano non è morto”

Dogliani e Boretto, coordinatori cittadini di Azione e Italia viva, escludono ricadute in ambito locale della lite Calenda-Renzi

Armando Boretto Gianfranco Dogliani
Armando Boretto e Gianfranco Dogliani

Avevano in mente due banchetti ravvicinati in piazza d’Armi, sabato 15 aprile, per le relative campagne di tesseramento, separati ma già quasi uniti, nella prospettiva di una imminente fusione. Tutto saltato. Il divorzio tra Calenda e Renzi ha consigliato i coordinamenti cittadini di Azione e Italia Viva di rinviare il loro debutto in piazza per cause di forza maggiore. Ma, almeno a livello fossanese, il progetto politico del terzo polo non è morto. Vive nel rapporto di collaborazione instaurato all'interno del Patto Civico per Fossano, a cui aderiscono anche esponenti di altre estrazioni politiche. E vivrà (con ogni probabilità) anche nella sua declinazione elettorale, quella che nascerà in vista delle elezioni Amministrative del 2024. È quanto sostengono il coordinatore di Italia viva Armando Boretto e quello di Azione Gianfranco Dogliani.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 19 aprile