“Tutto quel viola” di Cristiana Astori

Nuovo romanzo per la scrittrice fossanese, ambientato nella Torino esoterica: torna Susanna Marino

Nuovo libro per Cristiana Astori

Torino non è quello che sembra. No, non è un’allusione al noto refrain secondo cui il piemontese è “falso cortese”. È, semmai, una constatazione: l’elegante città sabauda è anche una città esoterica...

Ad accompagnarci alla scoperta di questa città esoterica, nascosta dentro l’altra, c’è Susanna Marino, irresistibile studentessa neolaureata e squattrinata. La giallista fossanese Cristiana Astori, fra le più apprezzate a livello nazionale, ripropone il suo personaggio più noto facendone la protagonista del nuovo romanzo che ha pubblicato. “Tutto quel viola” è il titolo del libro, stampato da Fratelli Frilli editore.

Un titolo che, per i lettori di Astori, dice molto. Alcuni dei suoi libri più noti contengono, appunto nel titolo, l’allusione a un colore: il coinvolgimento di Susanna, insomma, non è l’unico elemento che lega il nuovo lavoro di Astori alla produzione letteraria precedente. Né possono mancare, com’è ovvio, tutti quegli ingredienti che definiscono la cifra stilistica dell’autrice fossanese adottata da Roma: non solo il sangue, ma anche l’arte e soprattutto qualche film misterioso...

Film, abbiamo detto; ma, per ora, è meglio parlare di pittura. Il libro di Astori si apre con un vernissage nella Galleria subalpina, a cui è invitata anche Susanna: il gallerista Tommaso D’Anza inaugura “La fanciulla, la morte, il diavolo”, mostra antologica sul misterioso pittore Lorenzo Alessandri. Il critico d’arte e docente universitario Arturo Ginzburg, che sarebbe dovuto intervenire al vernissage, viene ritrovato barbaramente ucciso nel suo studio e, poco dopo il delitto, una studentessa dello stesso Ginzburg scompare nel nulla: Francesca Sanniti, ruvido ma sensibile commissario, deve indagare su un intricato caso nel quale la stessa Susanna viene coinvolta. Un giovane giornalista e una misteriosa medium condurranno quest’ultima in un viaggio attraverso una Torino nebbiosa e gozzaniana, in cui nulla è ciò che sembra: oscuri omicidi, forse di carattere rituale, colpiscono infatti la città, e pare che esista un vecchio film perduto, “Sortilegio” di Nardo Bonomi, che qualcuno vuole tenere celato.

Nata ad Asti e vincitrice ai suoi esordi del premio letterario fossanese “Esperienze in giallo”, oggi Astori vive a Roma. Laureata in psicologia, è autrice della Trilogia dei colori, che comprende “Tutto quel nero”, “Tutto quel rosso” e “Tutto quel blu” editi da Giallo Mondadori, a cui è seguito “Tutto quel buio” stampato da Elliot. Attualmente lavora per le Biblioteche di Roma; è anche traduttrice e si è dedicata a fumetto e cinema.