Saluzzo, i 40 anni della Comunità Cenacolo

Celebrata nei giorni scorsi la Festa della vita. Nata per essere “un’opera bella ed importante per Dio”

Comunità Cenacolo Saluzzo 40 Anni

Con memoria e gratitudine, dal 13 al 16 luglio la Comunità Cenacolo ha festeggiato i suoi primi 40 anni, e lo ha fatto durante la sua più importante ricorrenza annuale, cioè la Festa della vita. Una celebrazione attorno a cui si stringono, come di consueto (in presenza, negli spazi sulla collina di Saluzzo, e online, sul canale youtube della Comunità), molti membri, amici e parenti, dei ragazzi e ragazze delle varie case, di quella che ormai da molti anni è diventata un’opera internazionale. Che ha ridato speranza, dignità e futuro a chi non ne aveva più. E dove le lingue e le più svariate fattezze etniche si mescolano tra i partecipanti, giunti, per l’occasione, addirittura da Singapore!

Lo stile della festa rimane quello di sempre, scandito dai diversi momenti della preghiera comunitaria (rosario, coroncina della divina misericordia, santa Messa) e dagli interventi di amici come padre Francesco Peyron, don Luigi Maria Epicoco, monsignor Giorgio Marengo dalla Mongolia e il vescovo emerito di Birmingham in Alabama, Robert Baker. Il tutto reso entusiasmante dalla gioia e dalla toccante esecuzione dei canti, curati dall’orchestra comunitaria, e accompagnati da un altrettanto entusiasta corpo di ballo, che ha coinvolto i fedeli (giovani e non) a fare lo stesso.

“Sapevo fin dall’inizio che l’opera (anche se non ancora chiaramente come) sarebbe stata qualcosa di bello e importante per Dio”, dirà in una videoregistrazione la fondatrice suor Elvira Petrozzi (per tutti “la Madre”), che, nei suoi 86 anni “sta gradatamente incamminandosi, piccola e fragile, verso la via del Cielo”, come ha detto di lei don Andrea Dellatorre. Parole confermate anche dall’intervento del responsabile generale don Stefano Aragno, collegatosi online dalla casa in cui la religiosa è assistita dalle suore Missionarie della Risurrezione, che ha inoltre fondato. “Vi ringraziamo per le preghiere che rivolgerete per lei e ringraziamo insieme per la sua vita - ha detto -, spesa a servizio del vangelo”.

“È stata un punto di riferimento per un popolo di fragili - ha continuato ancora don Andrea -, per cui noi ora dobbiamo essere, per lei, Provvidenza”. Quella che, puntualmente, è sempre arrivata fin da “quando ha aperto questa casa a Saluzzo (il 16 luglio del 1983), dove non c’era nulla” e dove perfino il tagliaerba per sistemare il giardino pieno di erbacce è arrivato come un dono inaspettato ed accolto come una grazia da chi, allora, ha dato inizio a questo cammino. Suor Elvira “toglieva le tristezze di tutti facendosi madre e sorella. Grazie, dunque, per questi 40 anni, in cui migliaia sono le persone che sono passate qui”.

Dal 16 luglio 2009 la Comunità è riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i laici come Associazione Privata Internazionale di Fedeli.

Il vescovo Baker, in particolare, grande amico di questa realtà ecclesiale, ne ha viste passare tante anche negli USA, dove la Comunità celebra quest’anno i suoi trent’anni di presenza. Il prelato ha ricordato come nella Chiesa cattolica “ci siano sempre stati doni speciali, lungo i secoli, sorti anche per il bene della società. Oggi lo Spirito santo ci dà ancora comunità carismatiche e profetiche, come il Cenacolo, di cui dobbiamo ringraziare”.