In piazza a Centallo la “rivoluzione delle piccole cose”

Il Festival della sostenibilità ambientale organizzato dal Movi

Sostenibilità in Movimento

Il riscaldamento globale è una realtà incontrovertibile, che nessun approccio razionale può negare. Il guaio è che non c’è una bacchetta magica per invertire la rotta. Né si può pensare di risolvere il problema energetico soltanto con le fonti rinnovabili o il nucleare di nuova generazione. L’unica strada praticabile - quella suggerita da Mauro Penasa, presidente del Club Alpino Accademico d’Italia, intervenuto sabato sera a Centallo - è quella di adottare dei comportamenti che vanno nella direzione giusta. In altri termini, “fare quel che si può”, consapevoli che “nessuno di noi può salvare il mondo”, ma che “ognuno può fare ogni tanto qualcosa per la terra”.  È con questo approccio - pragmatico e curioso, più interessato al “qui ed ora” che alle grandi visioni apocalittiche - che si è sviluppata la settimana di “Sostenibilità in movimento”, il festival sull’ambiente organizzato dai giovani del Movi. 

Tanti gli eventi in programma: film, dibattiti, i laboratori per la promozione di pratiche virtuose (il “frigo” per lo scambio di libri, la tintura naturale, come si fa il formaggio, la moda sostenibile, il riciclo dei tappi di sughero...), il mercatino dei vestiti usati (lo swap party), l’aperitivo e il pranzo a km 0, le bancarelle di agricoltura biologica e filati naturali... Pubblico soprattutto giovane - cosa inusuale per una fiera - a conferma del grande interesse che riscuote oggi il tema della sostenibilità, la “rivoluzione delle piccole cose”.

Articolo completo sulla "Fedeltà" di mercoledì 4 ottobre