Trinità aderisce all’appello per vietare le armi nucleari

L’invito ai sindaci era stato presentato a Boves alla Camminata per la pace

Un momento della Camminata per la pace 2023 a Boves

La Camminata della pace di Boves lo scorso 24 settembre si concludeva con un invito rivolto ai sindaci ad aderire alla campagna “Italia ripensaci”.

È un fatto di pace, per noi, aderire a una Campagna che, attraverso il Coordinamento nazionale di “Italia ripensaci”, invita il nostro Paese a ratificare il Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari - spiega don Flavio Luciano, coordinatore della Commissione giustizia e pace diocesi Cuneo-Fossano -. Una necessità resa sempre più impellente ed evidente dagli avvenimenti drammatici della guerra in Ucraina, in particolare dalle reiterate minacce di utilizzo dell’arma nucleare da parte della Russia e dalla ripresa in grande nel mondo occidentale delle spese di armi anche nucleari entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Situazione purtroppo aggravata oggi dalla guerra tra Palestina e Israele”.

Tra gli oltre 500 Comuni italiani che hanno aderito all’appello dell’associazione Mayors for peace promossa dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki, i primi Comuni della Granda sono stati Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Boves.

A giorni, si aggiungerà anche Trinità che porta nel Consiglio comunale di mercoledì 29 novembre la mozione preparata dalla Rete italiana Pace e disarmo.

Il Consiglio è chiamato a votare una delibera per la costruzione di un mondo libero dalle armi nucleari approvando una delibera che sarà trasmessa al Coordinamento nazionale di “Italia ripensaci” per un’opportuna diffusione della decisione.

Nel frattempo, il 27 novembre si è aperta al palazzo delle Nazioni Unite di New York la seconda conferenza degli Stati parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpnw), ma l’Italia è assente.

Articolo su la Fedeltà di mercoledì 29 novembre