Tantissime persone, nel week end, hanno visitato l’esposizione dei manufatti artigianali del Centro diurno il Mosaico: domenica sera nelle sale allestite con gusto dalle educatrici non restava più nulla: i manufatti artigianali realizzati dai ragazzi erano andati a ruba. Per l’intero week end i visitatori hanno gremito i diversi locali della struttura di via San Bernardo, fermandosi poi al bar - gestito dai soci della Banca del tempo con l’aiuto di volontari del borgo San Bernardo - allestito nel refettorio, al piano ammezzato.
“Con la Banca del tempo si è stabilita una bella collaborazione - dice la direttrice del Mosaico Cristina Gosso -, così come con tante altre associazioni con cui in questi anni abbiamo intensificato i rapporti; il Centro diurno ormai svolge molta parte della sua attività all’esterno, grazie alle collaborazioni che abbiamo instaurato con tanti enti e associazioni. In questi due giorni abbiamo raccontato tutto questo a chi è passato a trovarci”.
Sulle pareti della sala in cui la direttrice e i ragazzi accolgono i visitatori grandi pannelli raccontano questa evoluzione. Le attività si svolgono per lo più all’esterno, “altrove” - come dice il titolo dell’evento del week end scorso. “Rispetto al passato si realizzano meno lavori artigianali perché l’orientamento del Centro è un po’ cambiato; molti ospiti, del resto, non potrebbero trascorrere il loro tempo in laboratorio – dice Cristina Gosso -: hanno bisogno di altri stimoli. E noi dobbiamo rispondere ai bisogni dei nostri utenti”.
All’inaugurazione di sabato scorso (foto in alto), molto partecipata, (presente l’assessore ai Servizi Dody Rattalino, il presidente del Consorzio Monviso solidale Gian Piero Piola e il direttore Enrico Giraudo) la direttrice del Mosaico ha avuto parole di grande affetto e gratitudine per i famigliari degli utenti “che ci affidano ogni giorni i loro figli”.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 20 dicembre 2023