Da Anioc una donazione per Alice e Centro ippoterapico

Due assegni.  Due aiuti preziosi per altrettante realtà del volontariato che a Fossano fanno del bene a molte persone e che contribuiscono al benessere di chi vive in una situazione di difficoltà e fragilità fisica. Nella preziosa cornice della sala Rossa del Comune di Fossano l’Anioc, l’associazione degli insigniti delle onorificenze cavalleresche - delegazione cittadina e provinciale - ha donato un contributo a Alice Cuneo Odv e al Centro Equitazione disabili di Fossano.Questo momento vuole essere un semplice e pubblico grazie, un atto di riconoscenza verso quelle persone che con dedizione e impegno si spendono per il prossimo, permettendo a chi è meno fortunato di noi di sorridere e di guardare avanti con speranza, di non sentirsi solo. Persone a cui va la nostra incondizionata stima e gratitudine per quanto hanno fatto e stanno facendo per il territorio”, ha detto il presidente Clemente Malvino donando i due assegni, da 700 euro l’uno, ai presidenti delle due realtà, Federico Carle e Roberto Caramatti. Alla donazione ha voluto contribuire anche il vulcanico Pino Chiapella che si dimostra sempre disponibile ad aiutare gli altri.

Anche il sindaco Dario Tallone ha voluto rimarcare la bontà delle due associazioni, che da molti anni sono presenti sul territorio, “garantendo ai disabili e alle loro famiglie importanti e numerosi momenti di aggregazione e di aiuto concreto nel percorso riabilitativo. Sono realtà che si danno molto da fare e noi ne siamo orgogliosi. Come amministrazione facciamo il possibile per aiutarle ed è bello che arrivino gesti come quelli dell’Anioc”.

Il Centro Equitazione disabili da 40 anni è presente a Fossano: “La nostra lunga esperienza nella ippoterapia ci ha permesso di ricevere tanti piccoli contributi - ha detto Caramatti -. Chi li ha elargiti a volte li ha definiti ‘piccoli’, ma per noi invece ogni aiuto è grande e importante”.

Alice Cuneo è la realtà che da vent’anni opera per aiutare le persone colpite da ictus celebrale e che spesso “a causa di questo rimangono afasiche. Ma con un percorso di musicoterapia si riesce a recuperare, almeno in parte, l’uso della voce - ha detto Federico Carle -. Da questa esperienza ne è nato un coro, che è anche occasione di amicizia e aggregazione, oltre che di emozione (per chi canta e per chi ascolta, ndr). Grazie a questo contributo e agli altri che riceviamo da enti e privati, come la Fondazione Crf da sempre al nostro fianco, possiamo andare avanti. E lo facciamo come una squadra composta da tanti volontari”.