La parola d’ordine dell’Atto aziendale approvato dall’Asl Cn1 è “integrazione”. Non è novità: se ne parla da tempo. Ma in questi anni più che altro si è lavorato agli accorpamenti. L’integrazione però è una cosa diversa: significa che ciò che è separato nella forma non lo è nella sostanza. Gli ospedali, per esempio, sono di fatto separati, ognuno con una sede propria, ma dovranno operare in modo integrato. Un obiettivo che incontra diversi ostacoli, primo fra tutti il senso di appartenza, quello che, con un’accezione negativa, chiamiamo “campanilismo”. Non è ancora maturato un senso di appartenenza all’Asl Cn1; ognuno lavora ancora “pro domo sua”. E va già bene quando questa “domo” è l’ospedale, non il dipartimento (ognuno per il proprio reparto...).
Senza contare le pressioni dei vari territori, ognuno a rivendicare la sua “parte” e il suo spazio. E vagli a spiegare che è primavera...
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 14 ottobre