Da Acli Cuneo e Unione Proloco, una sintesi delle linee guida per feste ed eventi

Nel 2019, sagre e manifestazioni, nella sola provincia di Cuneo, hanno generato un volume d’affari di oltre 5.000.000 di euro, escluso l’indotto

Festa patronale a Cussanio settembre 2018
Festa patronale a Cussanio, settembre 2018

L’estate è da sempre la stagione privilegiata per eventi e sagre, ma in questa situazione di emergenza e di crisi economica, è molto difficile organizzarli, a causa delle numerose disposizioni da rispettare in materia di salute e sicurezza. Le ACLI provinciali di Cuneo, l’UNPLI Cuneo (Unione Nazionale Proloco d’Italia), esperti del settore musicale e tecnici dello studio Quality di Borgo San Dalmazzo, per offrire un aiuto a coloro che si rendono disponibili ad impegnarsi affinché questi appuntamenti si possano realizzare, hanno messo a punto un testo di sintesi delle linee guida che vanno rispettate, riassumendo in breve le indicazioni chiare e precise da seguire per organizzare feste e sagre. Sulla base delle linee guida della Conferenza delle Regioni, hanno messo a disposizione di circoli e organizzatori di eventi, un aiuto pratico nell’interpretazione delle disposizioni in vigore, per salvaguardare la salute dei volontari e dei partecipanti alle manifestazioni.

“Per molti paesi e piccole realtà - dice il presidente delle Acli di Cuneo, Elio Lingua -, gli appuntamenti di festa rappresentano l’unico momento, durante l’arco dell’anno, in cui la gente può incontrarsi per un momento di socializzazione e aggregazione. Inoltre, da uno studio di ACLI Cuneo e UNPLI è emerso che eventi e manifestazioni, nella sola provincia di Cuneo, nel 2019, hanno generato sul territorio un volume d’affari che ha superato 5 milioni di euro, senza tener conto dell’indotto nei settori: bevande e generi alimentari, catering, noleggio strutture, artisti ed orchestre, materiali pirotecnici...”. Il testo elaborato da ACLI e Proloco rappresenta solo un primo passo con l’intento di allargare il tavolo di lavoro ad altri soggetti che hanno come fine comune, oltre al mantenimento della coesione sociale, anche la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, la promozione del territorio e la valorizzazione dei prodotti e piatti tipici.