“È un difetto aiutare gli altri?”. Questo l’amaro quesito che si pongono Beppe e Franca Grosso, a cui il sindaco Ernesta Zucco, a nome dell’Amministrazione comunale, ha consegnato il “Pocio d’oro” nell’ambito della Fiera dei pocio e dei bigat. Beppe il giorno della consegna non era presente. Perché non ama apparire, ma anche perché è deluso da un sistema che “condanna” chi fa del bene e aiuta gli altri.
Tutto parte da una denuncia sul sito di stoccaggio, dove Beppe tiene i rottami raccolti nei solai e nelle cantine dei trinitesi. Un lavoro che offre tre servizi alla società: si liberano gratuitamente le cantine, si fa uno smaltimento totale dei rifiuti domestici (Beppe smonta vecchi televisori, lavatrici... recuperando tutti i pezzi ancora utilizzabili e vendibili) e si sostiene chi vive nel disagio economico e sociale.
“Non possiamo dire di essere indignati - spiega Beppe -, perché siamo consapevoli di non avere tutti i permessi in regola, ma stupiti sì. Stupiti perché a fronte di tutta la documentazione presentata e nonostante lo scopo benefico per cui facciamo la raccolta, la legge sia così rigida”.
Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 9 dicembre