In Ospedale sto tranquillo se capisco…

Un libretto di Comunicazione aumentativa alternativa (Caa) per superare le barriere di comunicazione con “bambini speciali”

Libretti Caa

I bambini che si trovano ad affrontare una procedura clinica (prelievo venoso, elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, ecc.) sperimentano un sentimento di paura e ansia, perché temono - legittimamente - il dolore e soprattutto perché non conoscono, se non in modo approssimativo, ciò che dovranno affrontare. Questo è ancor più vero per i bambini con “bisogni speciali” (disabili, oncologici, con patologie rare, ecc.) che spesso sono costretti a subire le pratiche sanitarie più degli altri.

Per rendere più accettabili le procedure cliniche ai bambini, la Pediatria di Savigliano - in collaborazione con gli operatori della Neuropsichiatria infantile (Npi) di Fossano - ha individuato una soluzione realizzando dei libretti informativi, accattivanti e soprattutto accessibili grazie alle strategie Caa, sulle procedure cliniche che vengono maggiormente utilizzate. I libretti contengono disegni creati ad hoc, che raffigurano le diverse azioni sanitarie a cui dovranno sottoporsi i bambini, e le relative spiegazioni utilizzando il canale visivo e la mediazione della Caa. Attualmente sono stati realizzati 12 libretti esposti a Savigliano nella sala d’attesa del Pronto soccorso pediatrico, nel reparto di Pediatria e all’interno della struttura della Npi di Fossano, in modo da renderli accessibili a tutti, bambini e genitori.

Sono disponibili i libretti che riguardano il prelievo, la medicazione di una ferita, il tampone faringeo, la radiografia, l’Ecg, l’Eeg, l’ustione, l’ecografia, la misurazione della glicemia, il prelievo del sangue, la visita pediatrica, la rilevazione della pressione, ecc. “Con l’utilizzo di questo materiale - spiegano gli operatori - riteniamo che i nostri bambini, soprattutto quelli più fragili, possano essere accolti al meglio, tranquillizzati e informati di ciò che accadrà loro. Vogliamo inoltre essere di aiuto ai loro genitori che devono affrontare le ansie e le paure dei figli senza avere gli strumenti per farvi fronte. È, in sintesi, un modo per poter far loro capire che gli operatori sono vicini e sono sinceramente e concretamente interessati a favorire il più possibile il benessere, anche nei momenti più critici”.

Gli operatori direttamente coinvolti nel progetto sono i direttori del Dipartimento Materno-Infantile (Luigi Besenzon) e del Servizio di Npi (Franco Fioretto), la coordinatrice della Pediatria-Neonatologia di Savigliano Claudia Collina, l’infermiera pediatrica e tirocinante psicologa presso il Servizio Npi Giorgia Ambrogio, la psicologa del Servizio Stefania Cogno, l’educatrice professionale Npi Maria Teresa Gaveglio e i volontari dell’associazione “Il fiore della vita” Onlus.