Il Piemonte torna arancione da domenica 17 gennaio

L'indice Rt è superiore a 1. Le regole del nuovo Dpcm che resterà in vigore fino al 5 marzo

Piemonte Arancione

L’ordinanza firmata in queste ore dal ministro della Salute, Roberto Speranza, dispone che a partire da domenica 17 gennaio il Piemonte sarà in Zona Arancione. Colpa dell'indice Rt superiore a 1 (ora è di 1,1). È durata meno di una settimana, dunque, la permanenza in zona gialla, che da lunedì fino ad oggi (venerdì 15 gennaio) aveva allentato un po' le regole dopo il giro di vite delle festività natalizie, con la riapertura fino alle 18 di bar e ristoranti e il via libera allo spostamento tra Comuni.

Le nuove misure entrano in vigore in contemporanea con il nuovo Dpcm firmato dal presidente Conte, che varrà fino al 5 marzo, e che, nel mantenere la suddivisione per fasce di colore, ribadisce la permanenza di ulteriori regole che varranno per tutti indipendentemente dal colore: il coprifuoco dalle 22 alle 5, le scuole superiori in Dad al 50% (a meno di provvedimenti più restrittivi da parte delle Regioni), soglie Rt più severe e il divieto di spostamento tra regioni, comprese quelle gialle, fino al 15 febbraio. Prevede inoltre la proroga della chiusura degli impianti da sci fino al 15 febbraio, di palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo, mentre i musei potranno aprire dal lunedì al venerdì ma solo in fascia gialla. Come ulteriore restrizione, l'asporto di cibo e bevande nei bar (e non nei ristoranti, pizzerie, trattorie) potrà essere effettuato soltanto fino alle 18.

Queste le principali misure previste per le Zone Arancioni.

SCUOLA
Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.
Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%.

SPOSTAMENTI
Sì agli spostamenti all’interno del proprio Comune senza autocertificazione, che si raccomanda però di evitare se non necessari.
Vietato spostarsi sia dal proprio Comune che in entrata e in uscita da una Regione all’altra, salvo che per lavoro, studio, salute o necessità.
È però consentito spostarsi in una Regione (o Provincia autonoma) diversa dalla propria per raggiungere le seconde case (anche in affitto).
Consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5.000 abitanti per una distanza non superiore ai 30 km, ma non verso i capoluoghi di provincia.
Consentita la visita a parenti e amici, solo all’interno del proprio Comune e nel limite di due persone, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

ATTIVITÀ MOTORIA
Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva all’aperto, ma solo in forma individuale.
Aperti i centri sportivi, mentre sono chiusi impianti sciistici, piscine e palestre.

ATTIVITÀ COMMERCIALI
Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar, fino alle ore 22 per i ristoranti, mentre è sempre permessa la consegna a domicilio.
Apertura dei negozi al dettaglio e chiusura nel weekend dei centri commerciali (ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, fiorai, tabaccherie, edicole e librerie presenti al loro interno).
Apertura dei parrucchieri e dei centri estetici.
Apertura dei mercati anche extra-alimentari.
Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

CULTURA
Chiusura di musei e mostre, teatri e cinema.

Cirio: "Ho chiesto al Governo ristori certi e immediati" - "I dati della nostra regione - spiega il presidente Alberto Cirio - ci collocano in zona arancione come conseguenza delle nuove misure più restrittive adottate a livello nazionale per l’incremento della circolazione del virus che si sta registrando in tutta Italia ed Europa. Tuttavia è importante segnalare che la pressione ospedaliera, pur restando significativa, continua progressivamente ad alleggerirsi grazie agli sforzi virtuosi che il Piemonte ha saputo fare nelle scorse settimane. So che questo è un nuovo sacrificio per tutti ed è la ragione per cui ho chiesto al Governo che i ristori previsti per le categorie chiuse siano certi e immediati. Mi riferisco in particolare al mondo dello sci, ristoranti e bar. Su questi ultimi mi auguro che da Roma rivedano la scelta di bloccare l’asporto a partire dalle 18, perché come ho segnalato in Conferenza delle Regioni è una decisione solo punitiva che risulta poco comprensibile. Per quanto riguarda la scuola, come previsto dal Comitato tecnico scientifico nazionale e dal Governo, da lunedì anche le Superiori potranno ripartire in presenza seppur al 50%. Questo anche grazie al Piano Scuola sicura che la Regione ha messo in campo e ad un enorme lavoro fatto con i prefetti, i territori e il mondo scolastico e dei trasporti per garantire la ripresa in sicurezza. Ma non abbasseremo la guardia e monitoreremo la situazione a scuola ogni giorno, per intercettare subito eventuali criticità ed intervenire in modo immediato con misure più restrittive se la situazione epidemiologica dovesse renderlo necessario".