Ecografie e risonanze magnetiche al Santa Croce anche il venerdì sera e il sabato mattina

Previsti 52 turni aggiuntivi per un totale di 260 ore e circa 520 esami per recuperare le liste d'attesa

Santa Croce - Piano di recupero delle liste d'attesa
Livio Tranchida con Luigi Icardi al tavolo dei relatori

Estensione dell’orario di apertura dei servizi di Radiologia e Neuroradiologia all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo tutti i venerdì sino alle 23 e tutti i sabati mattina dalle 8 alle 14, per l’esecuzione di risonanze magnetiche (Rm), ecografie e tomografie computerizzate (Tc) così da ridurre le liste di attesa delle prestazioni diagnostiche di radiologia e neuroradiologia per le classi “B” e “D”. Sono previsti 52 turni aggiuntivi per un totale di 260 ore e circa 520 esami. Le prenotazioni, effettuate tramite Cup regionale, saranno trasmesse alla segreteria della Radiologia e gestite direttamente da quest’ultima.
È la prima delle iniziative aziendali per il recupero dei tempi di attesa dell’Azienda ospedaliera di Cuneo e sarà avviata da fine giugno.

Mercoledì mattina 21 giugno è stata presentata dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e dal commissario Livio Tranchida. L’iniziativa - come spiega una nota in arrivo dall’Azienda - nasce dalla constatazione che in periodo post pandemico si è assistito a un significativo aumento della richiesta di prestazioni di diagnostica strumentale (+31% del volume di Tc; +3,5% del volume di Rm), in particolare in classe di priorità B (dal 19% al 33% per le Tc Torace; dal 31% al 50% per la Rm della colonna vertebrale).
L’assessore Icardi sottolinea il gioco di squadra con il direttore generale Livio ospedaleTranchida, i medici e gli operatori sanitari. Segnala quindi che la Regione Piemonte è stata “la prima a livello nazionale ad avviare un Piano straordinario per il recupero delle liste d’attesa, dotandosi di un metodo strutturato su basi scientifiche e maturato grazie all’esperienza virtuosa della propria campagna vaccinale”. “Al momento - prosegue -, uno dei risultati più importanti è aver riportato il numero delle prestazioni erogate ai livelli pre-covid (ma c’è chi ribatte che la riduzione dei tempi sia legata a una “fuga” verso le prestazioni fornite dalla sanità privata, ndr)”.
“Si tratta di uno sforzo non indifferente e per questo ringrazio il dipartimento dei Servizi e i direttori coinvolti, in modo particolare i medici, i tecnici e gli infermieri che hanno aderito, su base facoltativa, alla proposta - conclude Tranchida -. È stato fondamentale, da questo punto di vista, lo spirito di collaborazione e la comprensione della reale necessità di affrontare il problema dell’accessibilità agli accertamenti, soprattutto di pazienti che necessitano di prestazioni piuttosto urgenti. Ringrazio anche la Regione Piemonte e l’Assessorato alla Sanità per aver messo a disposizione i fondi utili a finanziare un’attività che va incontro alla domanda di salute dei cittadini. Una risposta che, in questo caso, sottolinea il ruolo positivo svolto dalla Sanità pubblica”.

Servizio su "la Fedeltà" di mercoledì 28 giugno