Baseball: Nicolò Sandrone, un fossanese a Valencia

In Spagna per motivi di studio, gioca con gli Astros e allena le Under 15 e 18. “Il baseball è la mia vita”

Una passione trasmessa di generazione in generazione quella del baseball nella famiglia Sandrone. Il nonno, ex giocatore a Fossano, il figlio Claudio alla guida del Baseball Club Fossano e, ora, il nipote Nicolò, classe ‘99, giocatore della prima squadra e allenatore delle giovanili dell’Astros Valencia.

Nicolò si è trasferito in Spagna in primis per motivi universitari, ma non si è fatto sfuggire l’opportunità di entrare in un club di baseball per continuare a coltivare il suo amore per questo sport. “Sono in Spagna da settembre 2019 e sono stato obbligato a tornare in Italia, per il Covid, a marzo del 2020. Diciamo che la vera esperienza universitaria è iniziata a settembre del 2020. Sono quindi quattro anni che ormai sono qua per studiare odontoiatria. Ovviamente non potevo abbandonare la passione per il baseball, uno sport che mi accompagna da quando sono nato. Diciamo che al posto di essere nato in un campo da calcio come la maggior parte dei ragazzi italiani, mi sono ritrovato in un campo da baseball e da lì tutto è iniziato.

Prima di arrivare qui a Valencia avevo già contattato la squadra di baseball, l’Astros Valencia, con la quale mi sono allenato e ho giocato durante tutti questi anni” spiega Nicolò che da questa stagione è diventato anche allenatore: “In quest’ultimo anno, mi è stato proposto di iniziare ad allenare le ragazze del softball, categorie Under 15 e Under 18, e mi sono detto ‘perché no?’. È la mia prima esperienza da allenatore e devo dire che non sta andando per niente male”.

Sandrone junior, però, è anche e soprattutto un giocatore della prima squadra: “Puntiamo sempre a vincere il campionato e così è stato il primo anno in cui ero qua. L’anno scorso ci siamo portati a casa la Copa del Rey, che coinvolge le quattro squadre più forti di Spagna. Quest’anno abbiamo disputato anche un torneo europeo, la Coppa Ceb, chiudendo al terzo posto (come nel 2021, ndr). È stato uno dei miei migliori tornei. Nell’ultima stagione, il mio impegno con il baseball è diminuito perché, scolasticamente parlando, avevo bisogno di più focus e tempo. È stato un anno abbastanza complicato che, fortunatamente, è andato a buon fine e mi ha dato la possibilità di essere ammesso alle pratiche cliniche dentistiche del prossimo settembre”.

Per il futuro, sono tanti gli scenari possibili: “In questi due anni di studio che mi rimangono, spero di riuscire a continuare a giocare e vedere dove mi porta essere anche un allenatore. Il baseball resta una passione che non voglio abbandonare, pur sapendo che prima di tutto viene il lavoro. Vivo il presente, poi si vedrà. Dove è meglio il baseball? Tra Italia e Spagna, fa poca differenza. Per arrivare a buoni livelli ci vuole moltissima dedizione”.

Nocolò conclude ringraziando chi in questo percorso l’ha sostenuto: “I miei genitori, gli allenatori e coloro che mi hanno fornito preziose opportunità sia a livello scolastico che sportivo. Ai miei genitori va tutta la mia gratitudine per il loro amore incondizionato e il costante sostegno. Senza di loro, non avrei potuto raggiungere ciò che ho ottenuto finora. Ai miei allenatori voglio esprimere la mia profonda gratitudine per la loro dedizione nel farmi crescere come atleta e come persona. Sono stati un faro di ispirazione e mi hanno insegnato valori fondamentali. Infine, ringrazio tutte le persone che mi hanno offerto opportunità di crescita, come insegnanti e compagni di squadra. Il vostro supporto e incoraggiamento sono stati preziosi nel mio percorso. Sono profondamente grato a ognuno di voi per aver creduto in me”.