Strada del porto: persa la sentenza, il Comune di Fossano va verso l’esproprio

Stanziati 80 mila euro per acquisire al patrimonio comunale la sterrata che porta al depuratore contesa con un privato

Strada del Porto

Pesa per 868 mila euro la variante 14 al bilancio di previsione 2023, l’ultima dell’anno e solitamente la più corposa. Ma la voce che più ha catturato l’attenzione del Consiglio comunale di lunedì 27 novembre è stata quella relativa all’accantonamento di 80 mila euro - la somma indicata da una perizia di stima commissionata dal Comune - per l’esproprio di una strada. È quello di “strada del porto”, la sterrata lunga circa 1.450 metri in zona Stura, subito dopo il ponte di San Lazzaro, che conduce all’ex colonia elioterapica e va a morire al depuratore comunale.

Di questa strada si è occupato il Tribunale di Cuneo che con sentenza del 10 marzo 2023 ha accertato l’inesistenza di un diritto di uso pubblico, dando ragione ad un privato frontista nei confronti del Comune che da sempre, invece, la considera come una strada vicinale, dunque aperta a tutti. Il contenzioso è tuttora in corso, dal momento che il Comune di Fossano ha presentato ricorso in appello. Ma la sentenza è divenuta esecutiva e, così, l’Amministrazione Tallone ha deciso di ricorrere all’esproprio “per risolvere il problema in anticipo” - come ha spiegato il segretario comunale Massimo Nardi - rispetto a “una sentenza (dall’esito incerto, ndr) che arriverebbe dopo molto tempo”.

Il valore strategico della strada è stato illustrato dal sindaco Dario Tallone ed è legato, in primo luogo, alla presenza del depuratore, ovvero della struttura che “presto verrà potenziata con i fondi del Pnrr” per realizzare un impianto di produzione del biometano. Non solo: “la strada è usata anche da pescatori, cacciatori e permette di raggiungere anche un’ex discarica, su terreno di proprietà comunale”, cosicché l’esproprio permetterebbe di soddisfare tutte queste esigenze “di interesse pubblico”.

Articolo completo sulla "Fedeltà" di mercoledì 29 novembre