Autostrade, aumentano i pedaggi

Rincaro del 2,3% anche su Asti-Cuneo e Torino-Savona: "Per compensare l'inflazione"

L'autostrada Torino-Savona

Molte autostrade diventano più care. Succede anche per la Torino-Savona e l’Asti-Cuneo, lungo le quali, dall’inizio di questo 2024, si registra un + 2,3% rispetto alle tariffe in vigore fino allo scorso dicembre. È quanto prevede un decreto interministeriale firmato dai dicasteri dei Trasporti e delle Finanze.

"Il decreto interministeriale Mit e Mef - si legge in una nota - stabilisce gli adeguamenti dei pedaggi sulle autostrade italiane dall'1 gennaio 2024. In un’ottica contenitiva gli aumenti sono stati adeguati al tasso d’inflazione; laddove possibile, invariati. Sulla rete di competenza di «Autostrade per l’Italia», che conta circa 2.800 km di estensione, tra le arterie più trafficate del Paese, la variazione riconosciuta è stata del 1,51%, ampiamente inferiore al tasso d’inflazione corrente. Per le società concessionarie attualmente interessate dalla procedura di aggiornamento della convenzione, il decreto Milleproroghe del 28 dicembre scorso ha previsto un adeguamento del 2,3%, pari esclusivamente al tasso d’inflazione stabilito dall’ultimo documento di programmazione economico”.

La A6 e la A33 rientrano in questo secondo caso: per effetto del decreto Milleproroghe, il prezzo del biglietto aumenta quindi del 2,3%.

Una notizia che, ovviamente, non fa felice chi viaggia. Se la storia dell’Asti-Cuneo è lunga e travagliata e soltanto ora la conclusione dei lavori è finalmente vicina, sulla Torino-Savona si segnala la continua presenza di cantieri che, per quanto dimostrino l'attenzione della concessionaria a garantire la sicurezza del collegamento, provocano non pochi disagi.