50 KM ALL’ORA
di Fabio De Luigi; con Fabio De Luigi, Stefano Accorsi, Elisa Di Eusanio, Giorgia Arena, Barbara Abbondanza, Miriam Previati, Beatrice Schinos, Paolo Cevoli, Alessandro Haber, Marina Massironi, Stefano Bicocchi, Simone Baldasseroni, Italia, 2024, durata 110 minuti.
Rocco e Guido, due fratelli molto diversi tra di loro, si ritrovano dopo tanti anni al funerale del padre. La situazione è delicata e potrebbe essere l’occasione per riprendere una relazione interrottasi molti anni prima. Rocco infatti non hai mai lasciato la casa paterna sull’Appennino emiliano vivendo accanto ad un padre astioso e difficile, Guido invece dopo la separazione tra i genitori, si è imbarcato sulle navi da crociera come “manager del divertimento”. Ma davanti alla bara del babbo, tra Rocco e Guido non saranno subito abbracci e baci…
Liberamente tratto da “25 km/h” di Markus Goller, (campione d’incassi in Germania nel 2018), il film che Fabio De Luigi ha scritto insieme a Giovanni Bognetti è un road movie comico-sentimentale che dice e racconta molto di più di quanto possa far inizialmente pensare. L’incontro/scontro di Rocco e Guido al funerale del babbo non sarà infatti per i due fratelli soltanto una rimpatriata e un più o meno malinconico tuffo nel passato e nel “come eravamo”, ma rappresenterà per entrambi qualcosa di più importante. Ritrovato casualmente un foglio scritto tanti anni prima con tutte le istruzioni e regole per un viaggio da fare insieme in ciclomotore i due fratelli, complice una lettera del babbo con le sue ultime volontà, metteranno in campo o meglio, su due ruote, uno scombiccherato viaggio in motorino, dal loro paese natio sull’Appennino sino al cimitero di Cervia per spargere le ceneri del padre sulla tomba della madre, nel tentativo di un’ultima, commovente riconciliazione post mortem. Durante il loro tour il più misurato e timoroso Rocco (Fabio De Luigi) e lo sguaiato e infantile Guido (Stefano Accorsi) non si faranno mancare nulla, dalla serata danzante alla fiera paesana (con dopo cena galante) al pranzo luculliano al ristorante cinese, dalla festa/rave allucinata e allucinante alla sfida a ping pong (con rissa) in un campeggio, nulla li può fermare e molto li farà riflettere, in un confronto tra fratelli tanto toccante quanto divertente, sino all’inatteso e sorprendente finale. Ottimo l’affiatamento tra Fabio De Luigi e Stefano Accorsi, deliziosi i camei di Paolo Cevoli, Stefano Bicocchi/Vito e Marina Missironi, delicata, acuta ed efficace la regia di De Luigi per un film da vedere.
SUCCEDE ANCHE NELLE MIGLIORI FAMIGLIE
di Alessandro Siani; con Alessandro Siani, Cristiana Capotondi, Dino Abbrescia, Anna Galiena, Antonio Catania, Euridice Axen, Sergio Friscia, Lucia Sardo, Adolfo Margiotta, Evelyn Famà, Annandrea Vitrano, Silvia Mazzieri, Antonio Orefice, Sebastiano Somma, Italia, 2024, durata 77 minuti.
Come in “50 km all’ora” anche la nuova commedia di Alessandro Siani prende avvio dalla morte del padre dei protagonisti, ma se per Fabio De Luigi il funerale era il punto di partenza per un “road movie” con al centro il rapporto tra i due fratelli e una serie di interessanti riflessioni sulla fratellanza e l’affettività, nel film di Siani è il pretesto per dare avvio ad una storia ridanciana e dai tratti slapstick che non sempre ottiene gli effetti desiderati.
Terzo figlio di un luminare della medicina, Davide (Alessandro Siani) è la pecora nera della famiglia; anch’egli medico, professionalmente Davide è un disastro e fa il volontario alla Caritas. I due fratelli Isabella / Cristiana Capotondi e Renzo / Dino Abbrescia sono invece stimati professionisti, psicologa lei, avvocato lui, che faticano a nascondere il disprezzo e la sfiducia nei confronti del fratello minore. La morte improvvisa del padre romperà i delicati equilibri della famiglia Di Rienzo, ma non nella direzione che ci si potrebbe attendere, poiché Lina/ Anna Galiena, la madre che i tre figli pensano affranta e in lacrime, in realtà ha già trovato consolazione tra le braccia di Angelo (Antonio Catania), un antico amore di gioventù, che a dispetto dell’età si rivela piuttosto scapestrato e che ai borghesissimi e conformisti Isabella e Renzo non piace affatto. Il tentativo di ostacolare la relazione tra Angelo e la madre darà luogo ad una nutrita serie di imbarazzanti e comiche situazioni.
Commedia leggera, simpatica nell’assunto e nella struttura assai meno nello sviluppo, “Succede anche nelle migliori famiglie” è un’occasione colta da Siani solo a metà che paga lo scotto di un’ eccessiva focalizzazione sul suo personaggio Davide ed una contemporanea sottovalutazione di un cast nel complesso più che buono, e pur strappando sorrisi qua e là non coglie l’occasione per compiere il necessario salto di qualità ed uscire dagli schemi della “family comedy” di stampo televisivo e virare verso una commedia sociale o di costume in grado di far ridere (e riflettere) in modo più credibile e incisivo, peccato.