Dal Gruppo missionario Genola oltre 700 euro per il Congo

Per il Seminario intitolato a padre Antonio Barbero

Genola Gruppo Missionario Congo05

Sempre grande la generosità di Genola. Anche l’ultimo progetto del Gruppo Missionario, relativo allo scorso Natale, ha ricevuto una risposta positiva con donazioni arrivate in gran numero.
Dopo Liberia, Colombia, Kenya e altre realtà, questo è stato l’anno del Congo. In questo grande paese centrafricano nel lontano 1972 arrivò padre Antonio Barbero, missionario della Consolata. Nato nel 1928 in terre piemontesi, padre Antonio fu il primo fratello della famiglia Barbero a scegliere la strada della consacrazione missionaria. Lo seguiranno poi Mario e Masino (a cui il gruppo missionario Genola ha già dedicato diversi eventi) donando la loro vita per la cara e amata Africa.

Padre Antonio era un missionario speciale. La sua visione era a lungo termine, volta a costruire qualcosa che nel tempo avrebbe dato dei buoni frutti al Paese che lo ospitava e a molte altre missioni africane. Infatti una delle sue prime preoccupazioni al suo arrivo in Congo fu proprio quella di provvedere alla formazione di giovani ragazzi che sarebbero diventati missionari congolesi della Consolata.
Infine un anno prima di morire - nel 1981 - acquistò un terreno vicino a Kinshasa dove poter costruire un seminario. Questo progetto fu poi portato avanti da altri missionari che, al termine dei lavori, dedicarono la struttura al suo fondatore. E così dal 1984 ad oggi il “Seminario padre Antonio Barbero” ha formato e cresciuto oltre 70 giovani congolesi che sono diventati preti missionari ed oggi lavorano, come veri missionari, in altri paesi africani, in Europa, Sud America e Asia.
Ma veniamo ad oggi. Attualmente nel seminario congolese vi sono 22 seminaristi che compiono gli studi filosofici accompagnati da tre formatori. Attraverso padre Mario Barbero (fratello di padre Antonio), al momento impegnato in Italia, è giunta la notizia di alcuni bisogni materiali della struttura.
La gestione del seminario ha i suoi costi: vitto, alloggio, tasse scolastiche, trasporto. Per sostenersi il rettore e gli studenti hanno progettato di creare un pollaio e altre costruzioni simili attraverso le quali contribuire al proprio mantenimento.
Il progetto è stato presentato nello scorso periodo natalizio dal Gruppo missionario di Genola. La raccolta è stata di 730 euro. L’importo è stato raggiunto anche grazie alla generosità di don Beppe Scotta che – molto sensibile alla realtà delle missioni – ha donato le offerte ricevute durante le celebrazioni del periodo natalizio. “Grazie a don Beppe, grazie a padre Mario Barbero per l’aiuto e il supporto nella strutturazione e nel proseguimento del progetto, grazie a tutti coloro che donano secondo le loro disponibilità sempre e incessantemente. Significa molto e alimenta la speranza e la possibilità di continuare ad aiutare i paesi e le missioni bisognose. Al prossimo progetto!” fanno sapere dal gruppo missionario di Genola.