Sei gatti avvelenati e uccisi con il liquido antigelo. È successo nei giorni scorsi, a Fossano. I mici facevano parte della colonia felina presente nei pressi della sede della Croce bianca, di cui si occupano le volontarie della Lega italiana dei Diritti dell’animale (Lida).
Una delle volontarie ha notato due o tre gatti barcollare e ha dato l’allarme: tutti i felini che mostravano condizioni di salute compromesse sono stati recuperati e portati al Centro veterinario fossanese che ha una convenzione per questo tipo di interventi. Sui gatti, che nonostante le cure sono deceduti, è stato effettuato l’esame autoptico, da cui è emerso come la causa della morte fosse l’avvelenamento con liquido antigelo.
Le volontarie hanno presentato denuncia contro ignoti: “Questo è un reato e chi lo commette ne risponde penalmente”, sottolineano, ricordano la legge 544 appunto del Codice penale, secondo cui “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”. “Il liquido antigelo - aggiungono - è molto dolce e, mescolato col cibo, diventa un boccone appetitoso, che costituisce un pericolo non solo per i gatti. Nella stessa zona dell’avvelenamento, sono presenti delle aree-gioco per bambini; anche i cani potrebbe ingoiare un boccone di questo tipo”.
Quanto alla colonia felina dov’è avvenuto l’avvelenamento, i volontari fanno osservare che “non ci sono gatti malati, né gatti che sporcano o entrano in casa della gente: la situazione non è mai sfuggita di mano”: capita infatti che la presenza di una colonia felina sia ritenuta responsabile di sporcizia e seccature per i residenti. Qui come altrove, d’altro canto, le volontarie si impregnano a microchippare, vaccinare e sterilizzare tutti gatti; si cerca inoltre di dare ad ogni micio una casa, in modo che non debba continuare a vivere, da randagio, nella colonia.
“Ringraziamo il Centro medico fossanese dei dottori Sarotti per la disponibilità, che va al di là di quello che prevede la convenzione, oltre all’ufficio Ambiente del Comune di Fossano e il Servizio veterinario dell’Asl Cn1”, concludono le volontarie.