Nuovo regolamento di Polizia urbana: “I perché del nostro no”

L'intervento dei consiglieri di minoranza Cortese, Serra, Paglialonga, Crosetti

Cartello Vietato Giocare al pallone

Sulla vicenda del Regolamento di Polizia urbana approvato il 21 dicembre in Consiglio comunale a Fossano intervengono, con un lettera al giornale, Paolo Cortese, Rosita Serra, Enzo Paglialonga e Francesca Crosetti, consiglieri di minoranza della lista "Insieme per Fossano" che hanno votato contro. Ecco le ragioni del loro no.

"Nel Consiglio comunale di Fossano del 21 dicembre, tra i diversi temi affrontati era previsto anche il nuovo Regolamento di Polizia urbana. Per quanto ci riguarda permangono significativi dubbi in merito alla necessità di un regolamento di questo tipo, non a caso non rivisto dal 1948, se non con interventi di ordinanze del sindaco se e quando necessario. Alcuni passaggi, tra gli altri, non hanno reso possibile un nostro voto favorevole. 

Intanto la possibilità di ingiungere comportamenti che poi non si sia in grado di controllare, vedi il non corretto uso delle panchine (art. 14), il divieto di sosta delle biciclette in assenza di un numero adeguato di stalli (art. 13), il non entrare in vasche di fontane a raso… quando non solo è difficile individuarne il perimetro, ma addirittura forse tali tipi di fontane nascono proprio con l’intento di favorire il gioco dei bimbi con l’acqua (art. 18).

Che dire poi del divieto dei giochi dei bimbi che provochino disturbo (art. 25) quando non risulta chiaro quali siano questi giochi, o la possibilità di attività di artisti di strada (art. 34) che però devono comunicare la loro presenza, non si capisce in quali tempi e modi, al Comando di Polizia locale, con distanze di 100 metri da uffici pubblici, cosa che avrebbe reso impossibile i tanto amati, ma non da questa amministrazione, spettacoli di Mirabilia, che intanto ci sono stati “soffiati” da Cuneo. 

E poi il sistema sanzionatorio, un esempio per tutti: il ragazzo che salga sulla panchina invece che sedervisi, i cui genitori debbano pagare la multa, che cosa avrà imparato da tale esperienza? Non sarebbe meglio ingiungere comportamenti virtuosi a favore della comunità (“A Verbania, minorenni senza mascherina. Lavoro e non multe per punire i ragazzi” titola un giornale nazionale in data 3/12/2020) piuttosto che spese in denaro che quasi sicuramente non uscirà dalle loro tasche?".

I consiglieri comunali di minoranza Serra, Paglialonga, Crosetti, Cortese