Papa, 3° giorno in Iraq: “La fraternità è più forte del fratricidio”

"L'Iraq rimarrà sempre con me, nel mio cuore". Ad assicurarlo è stato il Papa, al termine della messa ad Erbil, momento conclusivo del suo viaggio, prima di tornare a Roma lunedì 8 marzo. Mosul, con la preghiera per le vittime della guerra, e Qaraqosh, per l'incontro con la più grande comunità a maggioranza cristiana, le altre tappe della terza giornata

Mosul Preghiera Vittime Guerra 2
Mosul, 7 marzo: Papa Francesco, preghiera di suffragio per le Vittime della guerra

“Ricostruire”: non solo le chiese e le case, ma anche i cuori. Senza scoraggiarsi e fuggendo ogni tentazione di odio, violenza, vendetta, ritorsione. Di fronte alle macerie della piazza delle quattro chiese di Mosul, che in una sola notte ha visto fuggire oltre 120mila cristiani, questo verbo appare come una chimera. Eppure è proprio da lì, in mezzo alle macerie lasciate dalla “tempesta disumana” dell’Isis, che Papa Francesco ha scelto di pregare per un futuro di pace e fraternità in Iraq, nel suo ultimo giorno di viaggio: “Se Dio è il Dio della vita – e lo è –, a noi non è lecito uccidere i fratelli nel suo nome. Se Dio è il Dio della pace – e lo è –, a noi non è lecito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell’amore – e lo è –, a noi non è lecito odiare i fratelli”.
Così il Papa ha introdotto la preghiera di suffragio per le vittime della guerra “in questa città di Mosul, in Iraq e nell’intero Medio Oriente”. “Ora preghiamo insieme per tutte le vittime della guerra, perché Dio Onnipotente conceda loro vita eterna e pace senza fine, e le accolga nel suo amorevole abbraccio”, le parole di Francesco: “E preghiamo anche per tutti noi, perché, al di là delle appartenenze religiose, possiamo vivere in armonia e in pace, consapevoli che agli occhi di Dio siamo tutti fratelli e sorelle”.“Oggi, malgrado tutto, riaffermiamo la nostra convinzione che la fraternità è più forte del fratricidio, che la speranza è più forte della morte, che la pace è più forte della guerra”, ha ribadito il Papa tornando sul tema portante del viaggio.
“Il terrorismo e la morte non hanno mai l’ultima parola”, ha ripetuto anche a Qaraqosh, la più grande comunità irachena a maggioranza cristiana, incontrata nella cattedrale dell’Immacolata Concezione... continua a leggere.

(fonte SIR)