San Giovenale, i riti del sabato inaugurano la festa patronale ai Battuti Rossi

Beppe Ghiglione ha ricevuto lo scapolare e il medaglione della Compagnia

San Giovenale Rettore Beppe Ghiglione

I riti consolidati del sabato (l’apertura del sacello, la processione verso la chiesa dei Battuti Rossi con il busto reliquiario in argento, i vespri solenni, l’investitura del nuovo Rettore...) hanno inaugurato ufficialmente i festeggiamenti religiosi di San Giovenale. Una tre giorni che vuol essere “il segno di una profonda fede e di un’autentica comunione”, “occasione di coesione sociale, di vera partecipazione popolare e di crescita della società civile”. Così recitano le parole tratte dai riti per le celebrazioni del santo patrono di Fossano, che tracciano un percorso e offrono il senso della festa sotto il profilo religioso.

La solenne recita dei vespri, animata dalla Cappella musicale di San Giovenale (ovvero la cantoria del vescovo) che presiede alle celebrazioni importanti, ha preceduto il rito di acclamazione e investitura del nuovo Rettore di San Giovenale nella chiesa dei Battuti Rossi. Beppe Ghiglione ha ricevuto lo scapolare e il medaglione della Compagnia di San Giovenale che custodirà per un anno, con l’impegno a essere “testimone di concordia e di pace, a servizio dell’intera collettività”. Insieme a tutti gli altri rettori che lo hanno preceduto (una quindicina quelli presenti alla celebrazione), alla comunità ecclesiale e alle autorità civili. Poi la messa, sotto il segno della benedizione alla città intera e a tutti i suoi cittadini.