Il festival della Cultura, ci porta al cinema, a teatro e in Europa

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Dopo l’inaugurazione della mostra dedicata agli scatti del grande fotoreporter Mario Proto (visibile al castello fino al 28 maggio negli orari di apertura del maniero trecentesco) e dopo l’incontro con il magistrato Nicola Gratteri e lo storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso, continuano gli appuntamenti con il festival della Cultura. Questa seconda edizione è interamente dedicata alla legalità, affrontata e sviscerata sotto diversi punti di vista e in differenti ambiti. Non solo con convegni, ma anche grazie a musica, cinema e teatro.

Come succede, ad esempio, lunedì 22 maggio: alle 21 nella chiesa dei Battuti Rossi c’è “Il canto della libertà. La figura di Catone”. Si tratta di una rappresentazione teatrale e mostra iconografica a cura di Marina Mariotti dell’associazione “Dell’arte contagiosa” dedicata in questo caso al Canto I del Purgatorio della Divina Commedia. “L’idea è di mettere in scena, attraverso le parole dell’attrice, il poema dantesco e un canto in particolare, con i relativi protagonisti che si avvicendano sul palco con le loro storie, le emozioni, le paure, che sono poi quelle di ogni essere umano alla ricerca di se stesso - spiegano dall’associazione -. Il racconto, in forma teatrale, si snoda attraverso le rime del grande poeta, ma anche attraverso le interpretazioni dell’attrice, in equilibrio tra la sacralità e ironia, tra il voler capire e il lasciarsi invadere dalla bellezza e dal coinvolgimento dell’arte dantesca”.

Martedì 23 alle 21 nella sala Barbero del Castello degli Acaja l’incontro è dedicato all’Unione Europea, “Sogno o realtà? Sperare in tempo di guerra”. A parlarne è Franco Chittolina, cuneese di nascita, laureato in filosofia all’Università di Lovanio (Belgio) dove ha lavorato come ricercatore nel dipartimento di sociologia. Dal 1975 al 1980 è stato docente di filosofia all’Istituto Superiore di Cultura. Ha lavorato per 25 anni a Bruxelles presso le Istituzioni Europee (Consiglio dei ministri prima e Commissione poi), cercando di avvicinare la società civile alle Istituzioni europee. Ha creato a Bruxelles nel 1980 l’Osservatorio Sociale Europeo (OSE), un Centro Studi sulle politiche sociali europee. Fondatore di Apice (Associazione Per l’Incontro delle Culture in Europa), dal 2005 lavora in Italia dove si adopera per far conoscere la comunità europea, favorendo il dialogo e spiegando le potenzialità e le opportunità di una comune visione.  Da poco è uscito il suo ultimo libro “Sognare Europa” che racconterà durante l’appuntamento al festival.

“Fortapàsc” di Marco Risi sarà invece proiettato mercoledì 24 alle 21 al teatro I portici. È un film sull’importanza del giornalismo di inchiesta capace di mettere in luce gli intrecci fra poteri mafiosi, organi istituzionali e politici. Racconta la storia di Giancarlo Siani, giovane giornalista di 26 anni, ucciso perché le sue inchieste facevano paura.

Giovedì 25 maggio alle 21, invece, al Castello, il comandante della compagnia Carabinieri di Cuneo, Colonnello Giuseppe Carubia, e il capitano Domenico Audino saranno i relatori dell’incontro “Dal bullismo alla criminalità giovanile. Funzione sociale dell’arma dei carabinieri”.

Gli appuntamenti del festival della cultura continuano fino a domenica 28 maggio.

Il festival è organizzato dal Comune di Fossano in collaborazione con le associazioni Esperienze e Corte dei Folli, la Ffm e tante altre realtà culturali e associazionistiche.