“Una storia che parla di te”, messaggio in bottiglia di una scrittrice per ritrovare il fratello

Le Nuvole e l’Atrio dei Gentili hanno ospitato l'autrice del romanzo Désirée Cognetti a Fossano. E, a sorpresa, è arrivato anche il fratello Zaccaria

Désirée Cognetti e Zaccaria
(foto Roberto Tibaldi)

Nei giorni del Salone del libro, la libreria Le Nuvole di Fossano ha ospitato la presentazione di un romanzo molto toccante, “Una storia che parla di te” dell’autrice torinese Désirée Cognetti. Il libro è stato pubblicato da DeA Planeta alla fine del 2019 e l’anno successivo è entrato nella selezione del premio Bancarella. A dialogare con l’autrice sabato 20 maggio c’era Maria Paola Longo dell’Atrio dei Gentili, che ha collaborato ad organizzare l’evento (realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Crf). Ad accompagnare le parole di Désirée alcuni brani letti da Cristina Ariaudo e gli intervalli musicali offerti da due giovani della Fondazione Fossano Musica, Jacopo Toselli (violino) e Sara Milanesio (arpa). Nel salone dell’Hostello Sacco un pubblico numeroso ed emotivamente coinvolto.

Sì, perché “Una storia che parla di te” è un libro che muove emozioni profonde scaturite da vicende autobiografiche. Una scrittura terapeutica quella di Cognetti. Capace di guarire le ferite profonde che hanno caratterizzato la sua infanzia: “Scrivere è stato un modo per far uscire quello che avevo dentro - ha spiegato Désirée -, per rileggere con occhi diversi, quelli di un adulta, e con un tempo di distanza, tanti episodi e fatti della mia vita”.

“Una storia che parla di te” è il messaggio in bottiglia che Désirée ha scritto per ritrovare il fratello Zaccaria, di cui si è presa cura, dodicenne, nei suoi primi mesi di vita e che poi è stato dato in adozione. Il giudice ha deciso che fosse meglio per lui tagliare completamente i legami con la famiglia di origine – con la sorella, in realtà, visto che la madre era morta di overdose.

Cognetti Désirée presenta "Una storia che parla di te"
(foto Roberto Tibaldi)

Nel libro l’autrice racconta la sua infanzia, bella e terribile, tra rari momenti di serenità e il doversi far carico del peso di una madre tossicodipendente e un padre alcolista. Il messaggio in bottiglia, anche grazie ad un’intervista all’autrice realizzata da Tv2000, è arrivato a destinazione e Désirée ha riabbracciato Zaccaria nel dicembre 2019, pochi mesi dopo la pubblicazione del romanzo. Ma erano trascorsi vent’anni da quando l’aveva visto l’ultima volta. “Ho pubblicato il libro per ritrovare mio fratello - ha confessato Cognetti -, ma anche perché possa essere utile ad altre persone che hanno vissuto storie simili o almeno in qualche occasione della vita si sono sentite abbandonate”.

Zaccaria, che sabato sera ha fatto una sorpresa alla sorella ed è venuto alla presentazione a Fossano, spera che il libro sia tradotto in altre lingue perché, ci ha detto, “ci sono tanti bambini in giro per il mondo che hanno bisogno di sentirsi raccontare questa storia”. Una tragica storia a lieto fine, protagonista di una serata molto bella, grazie anche a Roberto, il papà adottivo di Zaccaria, che ci ha segnalato il libro. Da leggere assolutamente.