Un Premio a chi opera per il bene comune

Organizzato in ricordo di don Giuseppe Bernardi, don Mario Ghibaudo e Antonio Vassallo, massacrati a Boves mentre cercavano di salvare il paese dai nazisti. Scade il prossimo 31 agosto

Don Giuseppe Bernardi E Don Mario Ghibaudo

Valorizzare le opere e le azioni rivolte al bene comune e al dialogo tra le generazioni. È lo scopo del premio internazionale «Vassallo, Ghibaudo, Bernardi - Operare per il bene comune» (info sul sito www.donbernardiedonghibaudo.it) ideato in occasione degli 80 anni dall’eccidio di Boves, cittadina alle porte di Cuneo, dall’Associazione don Bernardi e don Ghibaudo con la diocesi di Cuneo-Fossano in collaborazione con la Scuola di Pace di Boves e il Sermig di Torino.

L'obiettivo è far emergere quanto di positivo e di buono viene realizzato ogni giorno, da singole persone, associazioni, enti locali, spesso percorrendo i sentieri del bene e del perdono in silenzio.

Il premio è un omaggio a tre uomini che nel tragico giorno del primo eccidio nazista in Italia dopo l'armistizio, il 19 settembre 1943, pur consapevoli del rischio di perdere la propria vita, rimasero al loro posto per salvare i loro concittadini. Tutti e tre furono uccisi.

In quella tragica domenica di fine estate il parroco don Giuseppe Bernardi, il suo giovane vice don Mario Ghibaudo e l’imprenditore Antonio Vassallo, hanno lasciato in eredità una grande testimonianza che ancora oggi produce frutti di pace e riconciliazione, come l’amicizia con la città di Schondorf, centro della Baviera dove è sepolto Peiper, il comandante tedesco che ordinò la strage. Lo scorso maggio una delegazione bovesana ha portato le reliquie dei due beati (don Bernardi e don Ghibaudo) in Germania, sono state collocate in un altare nella chiesa di Sant’Anna all’interno del cimitero in cui si trova la tomba di Peiper.

Il premio, la cui giuria è presieduta dallo storico Giuseppe Pellegrino, è un gesto concreto per non disperdere il loro insegnamento, la loro testimonianza di pace e perdono. “Ci sono strade diverse - rimarca don Bruno Mondino, parroco di Boves - per camminare verso il bene comune, ci auguriamo che vengano presentate tante esperienze. Troppo spesso evidenziamo ciò che manca senza mettere in evidenza ciò che si realizza”.

Il premio si articola in due sezioni: dialogo per il bene comune e dialogo tra le generazioni. Possono essere segnalate storie di singoli, associazioni, gruppi, comunità e organismi che lavorano uniti oltre le proprie convinzioni politiche, religiose, ideologiche, sui sentieri della pace, del perdono, della riconciliazione, della ricostruzione sotto il segno della solidarietà, della fraternità, della giustizia e del bene comune. Le candidature devono pervenire alla segreteria entro il 31 agosto. La proclamazione dei vincitori avverrà il 19 settembre.