Multe, i conti in tasca ai Comuni

Quando guadagnano (e quanto reinvestono) gli enti pubblici con i proventi delle sanzioni

Non solo il “caro carburanti”, come abbiamo raccontato sulle pagine de “la Fedeltà”. Chi è in viaggio per le vacanze, o si sposta per qualunque altra esigenza, deve mettere in conto anche il rischio delle sanzioni per violazioni al Codice della strada. Quelle che indichiamo abitualmente come “multe”, per quanto l’uso di questo termine non sia corretto da un punto di vista tecnico.

Quanto “guadagnano” gli enti proprietari di strade attraverso le sanzioni? E quanto, di questi proventi, investono per la sicurezza stradale?

Sono domande frequenti, che spesso innescano accesi dibattiti. Il ministero dell’Interno ha diffuso sul proprio sito dei documenti che ci permettono di conoscere queste cifre - gli incassi e quanto di essi viene investito in sicurezza stradale - per Comuni, Amministrazioni provinciali, Comunità montane, Città metropolitane e Unione dei Comuni di tutta Italia. Consultiamo i dati disponibili per i Comuni di cui si occupa abitualmente “la Fedeltà”.

Le leggi da conoscere
Prima di comunicare queste cifre, facciamo un breve cenno al Codice della strada (Cds) perché si possano interpretare bene questi dati. Ovviamente, dal Cds dipende la definizione di tutti quei comportamenti scorretti alla guida che possono portare a una sanzione. In particolare,  l’articolo 142 si occupa dei limiti di velocità, dall’infrazione dei quali deriva una parte significativa delle multe che pagano gli italiani.
Sempre questo articolo prevede che quando gli organi di polizia di un ente accertano violazioni ai limiti di velocità su un tratto di strada che non fa capo a quello stesso ente, il 50% dei proventi viene destinato all’ente proprietario: così, nei Comuni del Fossanese, se la Polizia locale multa un automobilista in transito su una strada provinciale, la metà dell’importo pagato va alla Provincia stessa.
II Cds stabilisce poi, attraverso il comma 4 dell’articolo 208 e il comma12-ter dell’articolo 142, che parte dei proventi delle sanzioni dev’essere destinata a iniziative per la sicurezza stradale, sotto forma sia di ulteriori controlli che di interventi sulle stesse strutture e infrastrutture.

I proventi nel Fossanese...
I dati disponibili sul sito del ministero dell’Interno per il Fossanese si riferiscono agli anni 2021 e 2022, ma non sono del tutto confrontabili dal momento che alcuni centri hanno aderito ad Unioni di Comuni: in questi casi, le cifre diffuse riguardano appunto l’Unione nel suo insieme, e non i singoli Comuni.
A Fossano, nel 2021 il totale dei proventi per violazioni al Cds è stato di 458.467 euro, di cui 81.482 per violazioni dei limiti di velocità; nel 2022 392.120 euro, di cui 73.649 per velocità. A Centallo, il totale delle sanzioni è di 734.821 euro nel 2021 e 1.154.395 nel 2022; il mancato rispetto dei limiti di velocità pesa per 606.024 euro nel 2021 e 869.975 nel 2022. A Cervere, i proventi sono 10.001 euro nel 2021 e 6.535 nel 2022; non risultano multe per velocità. A Trinità i dati “diretti”sono disponibili soltanto per il 2022, dopo l’uscita dall’Unione dei Comuni del Fossanese: 3.674 euro il totale dei proventi, tutti dovuti al mancato rispetto dei limiti di velocità. A Villafalletto, si va dai 17.206 euro del 2021 ai 16.675 del 2022; le multe per velocità incidono di 4.830 euro nel primo caso e 6.961 nel secondo. A Vottignasco i proventi sono 6.422 euro nel 2021 e 11.382 nel 2022; dal mancato rispetto dei limiti di velocità derivano 3.047 euro nel primo caso e 676 nel secondo. Infine i dati disponibili per l’Unione dei Comuni del Fossanese, di cui fanno parte Bene Vagienna, Genola, Lequio Tanaro, Salmour e Sant’Albano Stura: nel 2022, il totale dei proventi è 170.905 euro, di cui 135.569 per violazioni dei limiti di velocità.

...e i soldi impiegati per la sicurezza
Ai proventi si affiancano le “uscite”, ovvero il denaro destinato a interventi per la sicurezza stradale.
A Fossano, la cifra è di 225.454 euro per il 2021 e 193.606 per il 2022; a Centallo, 714.397 euro nel 2021 e  971.734 nel 2022; a Cervere, 5.100 nel 2021 e 4.000 nel 2022; a Trinità, 3.674 euro nel 2022; a Villafalletto, 20.032 euro nel 2021 e 16.129 nel 2022; a Vottignasco, 4.310 euro nel 2021 e 6.676 nel 2022; nell’Unione dei Comuni del Fossanese, 89.107 euro nel 2022.
Per tutte le realtà elencate, occorre aggiungere - come dicevamo - la cifra destinata alla Provincia, per violazioni al Cds accertate su tratti stradali che fanno capo all’ente cuneese.

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