Sara Ghiglia, dalla FFm al conservatorio S. Cecilia

Sara Ghiglia
foto Enzo Fornione

La sua formazione da studentessa è iniziata alla Fondazione Fossano musica e una delle sue prime performance da cantante lirica che si affaccia al professionismo è stata proprio a Fossano con l’orchestra FFm, nel concerto - bellissimo - dedicato alle musiche di Ennio Morricone.

Sara Ghiglia, monregalese di nascita e ora romana di adozione, la settimana scorsa ha incantato il pubblico interpretando “Your love” di C’era una volta il West e “The ballad of Nick e Bart” accompagnata dall’orchestra FFm che ha eseguito brani arrangiati da Alvise Carraro, Alberto Mancini e Valentino Cervini.

“Sono sempre felice di tornare a Fossano e lo faccio spesso - ci racconta Sara -. Questa volta per me è stata davvero speciale: avevo quel misto di paura e di adrenalina che ti spingono a dare il meglio. Sono molto contenta di come è andata e soprattutto che il pubblico abbia apprezzato”. Nonostante la nostra sia una piccola realtà di provincia la Fondazione Fossano musica ha sempre abituato il suo pubblico ad una qualità altissima dei concerti, “ne ero ben consapevole e per questo ci tenevo a fare del mio meglio”.

Sara ha cantato fin da piccolina, ma si è scoperta cantante lirica solo recentemente. “A 16 anni ho iniziato a studiare canto moderno e pianoforte alla FFm - spiega -. Era una passione, ma non pensavo che alla fine quella artistica sarebbe stata la mia strada”. E invece? “E invece finite le superiori mi sono iscritta al Politecnico. Dopo pochi mesi mi sono chiesta cosa ci facevo lì. Non era il mio posto”. Da lì un cambio di rotta drastico, il primo: Sara si è trasferita a Milano dove ha frequentato la Sdm, la Scuola del musical. “È un percorso formativo completo, non si fa solo lezione di canto: si balla, si recita, si fanno tutte queste cose insieme. È stata l’occasione per innamorarmi anche della recitazione e capire quanta fatica ci sta dietro agli spettacoli che ho sempre guardato, e amato, dal pubblico”. Finita la Sdm sono iniziate le audizioni. Sara aveva ottenuto una parte in un musical, “ma è arrivato il Covid e tutto si è fermato ancor prima di nascere”. Ecco quindi una seconda svolta: “Ho deciso di riprendere a studiare, di entrare in conservatorio cambiando decisamente genere musicale: ora sono al terzo anno di canto lirico al Santa Cecilia di Roma”. Il canto pop, quello “da musical” e la lirica sono mondi vocali molto diversi: cambia il modo di respirare, di emettere il suono, si studia solo sugli spartiti e non c’è spazio per modifiche o improvvisazione. “Ho scoperto una grande passione. E andando a teatro qui a Roma ho visto sale piene di giovani come me: questo mi fa pensare e sperare che per tutto il mondo della classica c’è e ci sarà sempre un futuro”.

Tutto ciò che ha imparato negli anni, Sara, lo tiene stretto e ad ogni nuova esibizione ne fa buon uso: “Già nei miei anni da allieva della FFm ho avuto modo di cantare in gruppi vocali, ho fatto parte della formazione a cappella Voxes: tutto questo ora si sta rivelando una competenza preziosa, perché so cosa vuol dire cantare ascoltando gli altri e interpretare insieme agli altri. Non è una cosa scontata: è un valore aggiunto. Per lei la recente esibizione con l’orchestra FFm “era la prima da cantante lirica. Avevo già cantato con questa formazione, ma musica moderna. Un’occasione importante per me che spero possa ripresentarsi al più presto”.