Due offerte vincolanti sul tavolo di Egea

Corsa a due tra Iren Spa e il fondo Davidson Kempner European Partners. Ora l'istruttoria tecnica e le valutazioni tecniche per la scelta del partner

Egea

Due, a giugno di quest’anno, erano state le manifestazioni di interesse. E due - dagli stessi soggetti - sono le offerte vincolanti per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Egea, la multiutility albese che gestisce servizi di acqua, luce, gas e raccolta rifiuti in tutto il Nord Ovest d’Italia e che oggi attraversa una grave crisi di liquidità legata alla crisi del gas. Sono state presentate entro la scadenza del 21 settembre e arrivano da Iren Spa e dal fondo Davidson Kempner European Partners, che già si erano fatte avanti a giugno, quando invece si era sfilata A2A, il primo soggetto a presentare un’offerta, in concomitanza con l’apertura delle indagini sulla multiutility per “false comunicazioni sociali”.

Iren si occupa degli stessi settori di Egea e serve un bacino di circa 2 milioni di clienti nel settore energetico, 2,8 milioni di abitanti nel ciclo idrico integrato e oltre 3,1 milioni di abitanti nel ciclo ambientale figurando tra le 25 maggiori aziende italiane per fatturato. Il fondo Davidson Kempner European Partners è una società di gestione degli investimenti globale con più di 37 miliardi di dollari di asset in gestione.

Ora, come spiega Giovanni Valotti, al quale il Consiglio di Gestione del Gruppo Egea ha attribuito l’incarico di rappresentare gli interessi della Società nei rapporti con i potenziali partner e i rispettivi advisor, “le due proposte richiederanno un adeguato periodo di istruttoria tecnica e, a seguire, di valutazione da parte degli organi competenti. Verranno esaminate alla luce della loro funzionalità al percorso di ristrutturazione, agli interessi dei creditori e di tutti gli stakeholder, nel rispetto di quanto previsto dal quadro normativo vigente. Il tutto si svolgerà nell’ambito di un percorso di massima confidenzialità e protezione dei dati e delle informazioni contenute, a tutela degli offerenti e nell’interesse generale di un ordinato e corretto svolgimento del processo”.

Dal Gruppo Egea trapela soddisfazione. Paolo Pietrogrande, consigliere delegato del Gruppo, dichiara: “L’arrivo delle offerte nei tempi stabiliti, conferma l’interesse nei confronti della nostra azienda, il suo riconosciuto valore come fornitore di servizi sul territorio, e soprattutto il buon lavoro di riequilibrio delle attività operative in corso”.

Il Gruppo Egea dà lavoro a oltre 1000 persone e nel pacchetto societario figurano molti socio pubblici, tra cui Fossano e Bene Vagienna. Alta è pertanto l’attenzione del territorio, e anche la preoccupazione per l’esito della trattativa e le sue conseguenze sull'erogazione dei servizi e sull'occupazione.