Mercoledì 27 settembre sono stati celebrati i 20 anni dalla costituzione del Seminario Interdiocesano di Fossano. Inaugurato il 5 ottobre 2002 ha formato i futuri sacerdoti delle diocesi di Cuneo-Fossano (16 presbiteri), Alba (12), Saluzzo 9) e Mondovì (7). In vent’anni i seminaristi sono stati seguiti da quattro rettori: don Giuseppe Panero, don Roberto Mondino, don Edoardo Olivero e don Andrea Adamo; e da quattro padri spirituali: don Michelangelo Camosso, mons. Sebastiano Dho, don Sebastiano Carlo Vallati e don Luigi Lucca.
L’incontro, inizialmente previsto per la primavera di quest’anno, è stato posticipato all’inizio dell’anno pastorale per favorire una partecipazione più ampia. Hanno condiviso la giornata anche i vescovi delle diocesi della provincia di Cuneo e i seminaristi di oggi.
Giuseppe Guerrini, vescovo emerito di Saluzzo e prima rettore del Seminario Vescovile di Cuneo, ha offerto una chiave per leggere il ministero presbiterale oggi intessuta sull’immagine dello sci. Il modo di essere preti nel passato può essere paragonato allo sci in pista, che richiede sì una certa padronanza di alcuni movimenti di base, ma la pista si presenta ben battuta e segnalata; la pastorale procedeva, pur nelle difficoltà, su sentieri conosciuti e praticati, il lavoro non mancava, ma si conosceva bene quello che si doveva fare.
Oggi il modo di essere preti è paragonabile allo sci alpinismo fuori pista, dove occorre conoscere il pendio, intuire dove passare e riconoscere il tipo di neve sotto gli sci; così la pastorale oggi presenta imprevisti e cambiamenti improvvisi. Esperienza complessa, eppure esaltante. In questo tipo di ministero diventano fondamentali tanto la cura della relazione personale con Dio attraverso Gesù Cristo, quanto la capacità di parlare la lingua di Dio, il Vangelo, e le lingue degli uomini. Tutto questo risulta praticabile se si vive il ministero in una trama di relazioni, coltivando il dialogo e l’ascolto insieme alla capacità di stare nelle tensioni e nei conflitti.
Alcuni preti, che si sono formati nel Seminario Interdiocesano, hanno condiviso i loro ricordi degli anni di formazione e alcune attenzioni per vivere bene il proprio ministero, invitando a porre l’attenzione sulla dinamica relazione e sulla cura che questa richiede.
Durante la mattinata sono state ricordate alcune figure importanti, che hanno contribuito alla formazione dei seminaristi, don Michelangelo Camosso, per molti anni padre spirituale del seminario, Sebastiano Dho, prima vescovo referente per il seminario e poi padre spirituale per alcuni anni, e don Godfrey Gwang’ombe, della diocesi di Mbeya (Tanzania) che si era formato nel Seminario Interdiocesano e che aveva vissuto il suo ministero presbiterale nelle parrocchie della città di Fossano.
