Giornata del Ringraziamento nel segno dello stile cooperativo

Celebrazione il 12 novembre nella chiesa di Sant’Antonio a Fossano. È un’occasione per ripensare in chiave di umanità condivisa il lavoro dei campi

Giornata Ringraziamento Coldiretti 2022
Celebrazione per la Giornata del Ringraziamento 2022

La cooperazione educa a lavorare insieme per realizzare il bene comune e tracciare nuove vie di sviluppo e crescita. Lo ricorda la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, nel messaggio, intitolato “Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltura”, per la 73ª Giornata nazionale del ringraziamento.

La Giornata del Ringraziamento viene celebrata a livello provinciale a Fossano, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, domenica 12 novembre, alle 10.30, con la partecipazione della Coldiretti. A celebrarla sono il consigliere ecclesiastico di Coldiretti Cuneo, don Flavio Luciano, e il parroco don SergioDaniele.

Come da tradizione, nel corso della celebrazione - che chiude l’annata agraria - vengono portati all’altare i doni della terra, in segno di ringraziamento per quanto ricevuto. I prodotti offerti saranno devoluti alle famiglie bisognose che si rivolgono alla Caritas.

"Ci apprestiamo a celebrare una Giornata che, anno dopo anno, ci ritrova uniti per esprimere la nostra riconoscenza per i frutti ricevuti, seppur fra le ben note difficoltà climatiche ed economiche. Il tema di quest’edizione, la cooperazione in agricoltura, è perfettamente centrato sui nostri obiettivi di crescita del mondo rurale e del tessuto produttivo agroalimentare. Siamo chiamati ad unire le forze, a fare squadra, a cooperare in ogni settore, ed è questo ciò che la nostra Coldiretti fa ogni giorno e ci spinge ogni giorno a fare” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.

“Non è un caso se oggi ci troviamo qui” afferma il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, che spiega: “Abbiamo scelto di celebrare la Giornata provinciale del Ringraziamento a due passi dalla Mostra nazionale dei Bovini di Razza Piemontese, manifestazione che promuove un comparto cruciale del nostro agroalimentare. Un comparto che vive da tempo una grave crisi e al quale oggi come Coldiretti siamo più vicini che mai per un rilancio e una valorizzazione nel segno della cooperazione e di una forte sinergia sul territorio”.

Il messaggio della Cei

“Nel nostro paese l’agricoltura familiare ha conosciuto un boom nel secondo dopoguerra grazie alla riforma agraria, portando i lavoratori a sentirsi corresponsabili dello sviluppo economico che ha favorito tutti, non poche volte scegliendo di mettere in atto lo stile cooperativo”. Lo sottolinea la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

Molto importante che i nostri vescovi ci ricordino quanto “anche grazie al contributo del mondo cattolico, tale stile è divenuto una componente fondamentale del sistema produttivo e di primaria importanza per l’agroalimentare italiano”. Non nascondono i problemi, “soprattutto quando alcuni hanno utilizzato per il proprio profitto l’impresa cooperativa, e non hanno riconosciuto i diritti fondamentali ai loro soci”.

Ma ci tengono a precisare che “la vera cooperazione non ha nulla a che vedere con lo sfruttamento lavorativo, bensì potrebbe essere un volàno di inclusione di chi è più debole”. Infatti il messaggio sottolinea che il modello cooperativo è “uno stile d’impresa democratica e inclusiva, dove tutti hanno pari dignità: favorisce la crescita di tutti i soci e dei membri della comunità in cui opera. Educa a lavorare insieme per realizzare il bene comune e promuove la consapevolezza che ogni persona è dono. Essa può permettere di tenere unito quel capitale umano che consente alle aree più disagiate e interne del Paese di guardare con speranza al futuro”.

In questa pagina web tutti i materiali (compreso il messaggio completo dei vescovi).