“Non avere fretta e volare alto. I miei consigli per la gestione dell’ex chiesa del Salice”

Davide Sordella: “Ci vedrei bene una mostra su Ambrogio da Fossano”

Davide Sordella all'inaugurazione della chiesa del Salice vecchio dopo i lavori di restauro

C’era anche l’ex sindaco Davide Sordella all’inaugurazione del Salice vecchio dopo i lavori di restauro, un’opera finanziata, progettata e appaltata durante il suo mandato. Lo abbiamo sentito per chiedergli una valutazione sul risultato finale e sui passi che dovrebbe compiere ora l'Amministrazione comunale per valorizzare l'edificio.

"Quel che avevamo previsto - ci racconta - era un percorso in più passaggi. Il primo era quello di aprire il bene, la chiesa, ai fossanesi, per raccontarla e farla conoscere. Il secondo, inserirla all’interno di un percorso che comprenda il patrimonio artistico e culturale della città: il Castello, il museo Sacco, il museo Diocesano, San Giovanni, cominciando a farli parlare l’uno con l’altro. Il terzo, valutare la disponibilità di una collaborazione con la collezione “La gaia”. Al tempo venne sottoscritta una scrittura privata con Matteo Viglietta che non c’è più. Bisognerebbe riparlarne con la famiglia. Poi c’è il quarto aspetto - evidenziato anche dal consigliere regionale Paolo Bongioanni: collegarla con i circuiti provinciali e regionali. In questo ci potrebbe aiutare la Fondazione Artea, di cui siamo soci".

Il suo consiglio all’Amministrazione in carica? Non avere fretta. Almeno all’inizio, la chiesa non va riempita per forza: la si può tenere aperta anche spoglia. Ma poi volare alto, con una visione a lungo termine che tenga conto delle sue grandi potenzialità. Un esempio? Il primo grande obiettivo - non è un mistero - sarebbe stato quello di allestire una mostra su Ambrogio da Fossano, pittore rinascimentale, in collaborazione con l’Accademia di Brera di Milano".

Intervista sulla "Fedeltà" di mercoledì 6 dicembre