Villafalletto, al parco il presepe per tutti che sa di tradizione

Fino a sabato 6 gennaio è possibile visitare all’ingresso del parco del Maira il “Presepe gigante” realizzato con statue a grandezza naturale in polistirolo.

Un allestimento particolare perché dà la possibilità di passeggiare al suo interno e vivere personalmente le scene di vita quotidiana che rappresentano i vari personaggi. L’iniziativa è a cura dei volontari “Amici del presepe” in collaborazione con gli “Amici del Maira”.

Per Villafalletto il presepe è una tradizione storica che si ripete da più di trent’anni. All’inizio fu realizzato installando le statue tra i ruderi del castello, poi per alcuni anni fu spostato sul sagrato della chiesa parrocchiale. Negli ultimi anni ha trovato la sua postazione definitiva tra la natura del parco del Maira, luogo apprezzato dai villafallettesi e meta delle gite turistiche per i forestieri.

Non solo. Quello del parco è anche un presepe a misura di bambino. Qui i più piccoli possono passeggiare tranquillamente e in autonomia andando a scoprire i tantissimi animaletti che i volontari hanno realizzato: pecore, cagnolini, gatti, tartarughe, asini, mucche, maialini, oche, conigli e tanto altro ancora. Tra le statue non manca una folta schiera di contadini, pastori, donne, bambini, oltre alla capanna con i personaggi principali della Natività.

Le prime statue risalgono alla fine degli anni Novanta e vennero realizzate da Clemente Capello, artista locale, tra gli ideatori e fondatori del presepe gigante. Fin dai primi anni era usanza per tanti villafallettesi ritrovarsi la sera della vigilia per ammirare i personaggi dislocati fin sulla cima dei ruderi del castello e nel piccolo piazzale di fronte. In seguito, per questioni burocratiche e di sicurezza, per alcuni anni ci fu uno stop nella messa in scena della Natività. L’allestimento riprese nel 2013 grazie alla collaborazione tra alcuni degli storici promotori (tra cui Franco Caldera e Walter Rovera) e i volontari degli Amici del Maira. Tra questi ultimi, particolarmente importante la figura di Erio Racca che ha saputo raccogliere l’eredità artistica di Clemente Capello, restaurando le statue danneggiate e creandone di nuove.

Da alcuni anni, la vigilia di Natale, è nata anche una nuova tradizione: quella di portare tutti insieme la statua di Gesù Bambino per deporla nella capanna del presepe gigante partendo dalla chiesa parrocchiale e ripercorrendo a tappe con letture animate il viaggio di Giuseppe e Maria fino alla nascita di Gesù.