Un dicembre senza brividi

Temperature anomale e neve quasi assente perfino in montagna: i datti dell'Arpa

“Bianco Natale”, il noto brano natalizio scritto da Irving Berlin e tradotto in italiano da Filibello, ha un sapore sempre più antico: e non solo perché la sua stesura risale agli anni Quaranta del secolo scorso. Di neve, nei dintorni del 25 dicembre se ne vede ormai poca. E la regola è stata confermata in questo 2023 ormai quasi concluso.

Nelle scorse settimane, anzi, in Piemonte si sono sperimentate temperature anomale, decisamente calde rispetto ai decenni precedenti. Ne sono stati responsabili soprattutto i venti di foehn, che dal nordovest si sono estesi a gran parte della regione e, scendendo dalle Alpi verso la pianura, hanno determinato - annota l’Arpa Piemonte - “un marcato rialzo delle temperature”.

In particolare, dicono ancora dall’Arpa regionale, “il titolo di «giorno di dicembre più caldo dell’intera serie storica a partire dal 1958» è velocemente passato dal 22 dicembre 2023, giornata nella quale i termometri hanno fatto registrare una temperatura media sul Piemonte di 10.1°C, al successivo 23 dicembre, quando la colonnina di mercurio ha raggiunto mediamente 11.4°C, ben 9°C al di sopra della norma del periodo”; fra le città più calde, Bra.