Il vescovo visita le zone pastorali della diocesi per ascoltare le comunità

Tre gli incontri nel Fossanese. L’obiettivo è ripensare l’organizzazione delle parrocchie

Delbosco Piero

Dopo le prime tappe a Cuneo e nelle valli cuneesi, approda a Fossano la visita pastorale del vescovo. Dal 15 gennaio (e fino al 7 febbraio) mons. Piero Delbosco, accompagnato da don Sebastiano Carlo Vallati (vicario generale) e don Flavio Luciano (vicario per la pastorale), visita le dieci zone di pastorale della diocesi di Cuneo-Fossano in ascolto delle comunità. Giovedì 1° febbraio sarà a Sant’Antonio abate per la zona pastorale della città di Fossano, martedì 6 a Centallo per la zona Sud-Ovest (dell’ex diocesi di Fossano), mercoledì 7 in Seminario per la zona Nord-Est. Tutti gli incontri sono alle 20,45.

“A questi appuntamenti - si legge in una nota - il vescovo ha chiesto a preti e diaconi di invitare un gruppo di laici per ogni comunità. Lo scopo è di incontrare le varie realtà, ascoltando chi in esse vive per avere una panoramica della situazione attuale. Durante gli incontri verranno avanzate anche delle proposte, già presentate al Consiglio presbiterale ricevendo la sua approvazione, per quanto riguarda il futuro delle parrocchie”.

Durante il Sinodo è emersa infatti con forza la necessità di ripensare all’organizzazione di Zone pastorali e parrocchie. Un’esigenza che non è certo una novità e su cui le due diocesi, prima di essere unificate, hanno già riflettuto e avanzato proposte. Che non sempre hanno trovato attuazione, a volte anche per forti resistenze incontrate nelle stesse comunità.

Ma l’esigenza di una riorganizzazione non è più dilazionabile, anche a partire dalla situazione del clero. Durante l’ultimo consiglio pastorale diocesano, nell’ottobre scorso, il vescovo aveva offerto una panoramica della situazione attuale del clero diocesano. L’età media dei sacerdoti è di 68,1 anni: ci sono 9 preti sotto i 40 anni; 14 nella fascia 41-50 anni; 17 nella fascia 51-60; 16 nella fascia 61-70; 35 nella fascia 71-80; 33 sacerdoti ultraottantenni.

Numeri - già noti da tempo - che sono un bagno di realtà e che richiedono decisioni non più rinviabili. Sia sul fronte organizzativo sia sulla necessità di promuovere altre forme ministeriali di cura della comunità che coinvolgano e corresponsabilizzino i laici.

“Sulla necessità di ripensare l’organizzazione - spiega don Flavio Luciano - si è discusso già nei consigli presbiterale e pastorale, che hanno fornito le prime risposte, ma il desiderio è dar voce a tutti. In vista di questa consultazione, sono state preparate tre domande su cui le comunità ai vari livelli, parrocchiale e zonale, hanno riflettuto”. Le domande riguardavano il numero delle messe, la necessità di elaborare iniziative e attività (come la catechesi, l’iniziazione cristiana di bambini e ragazzi, la pastorale familiare...) inserite in un contesto più ampio (comunità di parrocchie), i percorsi necessari a superare chiusure e autoreferenzialità delle parrocchie.

“L’obiettivo di questo tour di ascolto nelle zone pastorali della diocesi - conclude il vicario per la pastorale - è proprio quello di ascoltare le riflessioni e le proposte concrete che sono emerse dal confronto per arrivare a delle decisioni il più possibile condivise e approvate da tutti. In una prospettiva che abbracci almeno i prossimi dieci anni”.

Il calendario degli incontri

Per ora il vescovo ha visitato quattro zone pastorali: Borgo San Dalmazzo e la zona pastorale Valli Gesso e Vermenagna; Bernezzo con la zona pastorale Valle Grana; Madonna delle Grazie per la zona pastorale Cuneo Oltregesso; Cuneo città.

Lunedì 29 gennaio sarà a Demonte per la zona pastorale Valle Stura; martedì 30 a Boves per la zona pastorale Valle Colla; giovedì 1° febbraio a Sant’Antonio in Fossano per la zona pastorale Fossano città; lunedì 5 febbraio a Confreria per la Zona pastorale Cuneo Oltrestura; martedì 6 febbraio a Centallo per la zona pastorale Fossano Sud-Ovest; mercoledì 7 febbraio nel seminario interdiocesano di Fossano per la zona pastorale Fossano Nord-Est.