“Quando siamo arrivati qui per confrontarci con la eViso, anziché parlarci di superfici, dimensioni, numeri, Gianfranco Sorasio ci ha presentato un foglio su cui erano scritte 5 parole: coraggio, umile, intelligenza collettiva, curioso, il cliente al centro. Ci ha chiesto cioè di realizzare una struttura che rispondesse a questi requisiti. Abbiamo capito che questa non era il solito progetto”. Gli architetti Andrea Ricci Bitti e Antonio Gasparri dello Studio A2 di Imola, scelto da per la progettazione della nuova sede - il Center of collettive intelligence di via Einaudi - parlano con grande coinvolgimento e affetto del lavoro svolto in questi anni a fianco dei dirigenti della giovane azienda saluzzese che lavora nel campo dell’intelligenza artificiale e delle forniture energetiche, cresciuta in pochi anni a ritmi esponenziale e recentemente quotata in borsa. “Qui c’è cuore e competenza - dicono -; abbiamo imparato tanto lavorando a fianco di queste persone”.
Il progetto, molto innovativo e funzionale, risente di questo feeling: la nuova sede di corrisponde pienamente a questa azienda giovane ma rispettosa della sapienza degli anziani, legata alle radici ma proiettata nel futuro, inclusiva, capace di far emergere e valorizzare talenti e intelligenza perché rispettosa dei tempi e dei bisogni delle persone.
La luminosità degli ambienti, le ampie vetrate che affacciano sul Monviso e sul centro storico di Saluzzo, le molte aree comuni (‘spazi di decompressione’) - che si aggiungono alle arre organizzate in open space oltre che in uffici in forma singola e gli angoli isolati acusticamente per una ‘call’ che non risenta dei rumori di fondo - parlano di un’attenzione ai collaboratori, oltre che di amore per il decoro e per l’eleganza sobria.
L'articolo competo su La Fedeltà di mercoledì 31 gennaio