Casa, lavoro, famiglie, migranti, ambiente… Il Sociale interroga i candidati sindaci

Proposte e domande su nove macro-temi della vita cittadina da parte di otto realtà del mondo associativo fossanese

Fossano skyline con vista sul Monviso

Mettere in luce alcuni temi importanti della vita cittadina e coinvolgere i candidati sindaci in una riflessione sulle scelte che intendono adottare, avanzando loro proposte e domande nella formazione dei rispettivi programmi elettorali. È l’obiettivo del documento preparato da otto realtà del mondo sociale fossanese, la Comunità Laudato si', la Caritas, la Fondazione NoiAltri, la Comunità Papa Giovanni XXIII, l’Azione Cattolica, l’Atrio dei Gentili, la Pastorale sociale e del Lavoro e l’associazione giovanile Revolution.

Nove sono le macro-tematiche individuate: il lavoro, l’abitare, le famiglie, le persone anziane, i giovani, la partecipazione attiva, l’inclusione delle persone immigrate, la salvaguardia dell’ambiente e la cultura. Tutte quante sono declinate in modo tale da “portare in primo piano un volto della comunità abitualmente poco appariscente, persone e situazioni che ordinariamente non hanno visibilità”, perché - scrivono i firmatari - “troppo spesso i programmi elettorali mirano ad attrarre consensi e voti e non tengono in dovuta considerazione porzioni di cittadinanza che hanno scarso peso elettorale”. Ma - aggiungono - “se queste persone restano fuori dai programmi elettorali, rimarranno escluse anche dalle priorità del mandato amministrativo accentuando ingiustizie e disgregazione sociale, in evidente contrasto con il dettato costituzionale”. Ecco il perché di “questo documento, che vuole essere un richiamo alla responsabilità istituzionale di chi amministra una comunità e ha il dovere di offrire maggiori attenzioni e opportunità a chi fa più fatica”.

L’idea di fondo è quella di invitare i candidati sindaci e le forze che li sostengono a pensare al lavoro anche come strumento di inclusione sociale per chi è più svantaggiato; al tema casa non solo come investimento finanziario e come bene individuale, ma anche nel suo valore comunitario lavorando per contrastare le emergenze abitative; a potenziare il sostegno alla genitorialità e i servizi educativi e scolastici; a favorire la partecipazione attiva di giovani e anziani; a considerare la società civile “non un collaboratore a spot, ma un pilastro per la programmazione comunale”; a guardare alla questione migratoria “non come un problema o una minaccia, ma come opportunità di crescita” perché “ci sono in città esempi positivi di reale integrazione, ma circa la metà delle persone che accedono ai servizi Caritas sono immigrati, e questo è un segnale concreto del lavoro che rimane da fare”. Chiudono il documento i capitoli dedicati alle politiche per la salvaguardia dell’ambiente e alle politiche per la cultura, con speciale attenzione, da un lato, al potenziamento e alla fruibilità degli spazi naturali, allo spreco idrico e alimentare e al consumo di suolo e, dall’altro, al potenziamento della biblioteca e dei servizi nonché degli spazi e dei luoghi a disposizione della cittadinanza.

Queste affermazioni di principio si traducono nelle 36 proposte e nelle 40 domande che pubblichiamo di seguito e sulle quali gli otto promotori chiedono ai candidati sindaci di dichiararsi in maniera concreta rispondendo ad ognuna di esse, offrendo in questo modo ai cittadini spunti concreti per una scelta consapevole.

Invito ai candidati sindaci