La grande quercia di via Santa Lucia, l’ultima sopravvissuta del primo tratto della strada, non c’è più. È stata abbattuta martedì 22 febbraio. “Non è stato il Comune - mette le mani avanti il sindaco, a cui sono arrivate richieste di informazioni -. Non abbiamo mai emesso alcuna ordinanza di abbattimento”. L’intervento è stato disposto dal privato proprietario, per ragioni di sicurezza (la quercia pendeva sulla strada e presentava un’infezione fungina alla base). “E - afferma Tallone - sulla proprietà privata ognuno fa ciò che vuole”.
Prosegue il sindaco: “Il Comune si era limitato, lo scorso 19 gennaio, ad inviargli una lettera per segnalargli la necessità di una potatura, dal momento che l’albero si affaccia su una strada comunale e che poteva creare problemi di caduta rami”. Il 17 febbraio è poi seguita l’ordinanza con cui la Polizia municipale ha disposto la chiusura della strada, su richiesta dell’impresa scelta dal privato, per consentire i lavori. “Abbattimento o potatura, io non lo so, né mi compete, a meno che si tratti di un albero monumentale”.
Tale, evidentemente, non era la pianta in questione, il cui abbattimento ha tuttavia suscitato rammarico. “Dispiace per la perdita - commenta in proposito Paolo Di Marco, presidente di Italia Nostra -. Era una pianta ben strutturata, l’ultima di quel tratto. Aveva almeno 80 anni. Ci dovremo accontentare degli alberelli sul lato della pista ciclabile. Peccato”.