“Alleati per il futuro” è il tema della 96a Giornata per l’Università Cattolica, promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo. La Giornata è in programma oggi, domenica 20 settembre. È la prima tappa del percorso di preparazione al centenario dell’Ateneo, che verrà ufficialmente aperto con l’inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021. Un’occasione di riflessione per promuovere il ruolo della Università nella costruzione di un futuro per i giovani del nostro Paese e per l’apporto della cultura cattolica nel ridisegnare le prospettive di ripresa dopo la pandemia.
Oggi tutti parlano di “ripartenza”. Come comunità universitaria abbiamo un contributo originale da offrire alla Chiesa e al nostro Paese. L’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo ha voluto così “ripartire” con una ricerca che mettesse al centro le motivazioni di chi sceglie l’università.
Tra la fine di maggio e i primi dieci giorni di giugno è stata realizzata un’indagine su un panel di mille 18-19enni italiani con lo scopo di individuare la loro posizione rispetto alla scelta universitaria: le ragioni che la ispirano, l’influenza della pandemia su tale scelta, l’attesa sulla vita universitaria (aspetti relazionali e didattici), lo sguardo verso il futuro.
Il 31,7 % degli intervistati pensa di proseguire gli studi; il 32,6% di proseguire gli studi e contemporaneamente di svolgere un’attività lavorativa; il 26,8% di svolgere un’attività lavorativa; l’8,9% non ha ancora deciso. Dunque, complessivamente, il 65% dichiara di voler proseguire gli studi e tra questi il 78% intende iscriversi all’Università.
La stragrande maggioranza predilige l’Università in presenza rispetto a quelle telematiche (95% vs 5%). Tra le potenziali matricole, gli uomini scelgono corsi più “tecnici” come ingegneria, economia, statistica, mentre le donne ambiti che hanno a che fare con la cura della persona. Le motivazioni più influenti riguardano, nel complesso, il lavoro del futuro e l’esigenza che sia “gratificante”.
Si sceglie seguendo le proprie inclinazioni e i propri interessi e la prospettiva di fare carriera, meno la tradizione familiare, i consigli degli altri. La principale fonte di informazione è il web.
La madre è la persona che fornisce più informazioni e suggerimenti in ordine alla scelta, anche tra chi vuole studiare all’Università. Segue poi il padre a conferma dell’importanza della famiglia come supporto alla presa di decisioni importanti.
Le potenziali matricole considerano l’Università un luogo importante per le relazioni con i pari e con i docenti nell’ottica di una crescita personale e formativa e ritengono che la didattica a distanza possa integrare, ma non sostituire quella in presenza. Nonostante la metà degli intervistati abbia poca fiducia nei confronti degli altri e il 64% pensi che il futuro sia un’incognita, complessivamente gli intervistati ritengono di poter raggiungere i propri obiettivi e di essere in grado di contribuire a un futuro migliore.
È molto interessante e importante rilevare che anche nei mesi duri del lockdown, durante i quali è stata fatta la rilevazione, i giovani non abbiano rinunciato a pensare al loro domani. Insieme alle loro famiglie, si intende. Appunto “Alleati per il futuro”.