Anche oggi il bollettino quotidiano dei contagi (pubblicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte) ci mostra che la terza ondata è in corso, con dati in crescita su tutti i fronti. I positivi (cioè o ricoverati in reparti ospedalieri o in isolamento domiciliare) negli ultimi quattro giorni sono cresciuti di quasi 3.150 unità (da 19.144 di giovedì 4 ai 22.292 di oggi), cioè del 16,4%. I guariti, invece, sono aumentati nel medesimo periodo di circa 2.400 unità.
Dai circa 15mila tamponi eseguiti domenica 7 marzo, sono stati individuati 1.543 nuovi casi (233 in provincia di Cuneo) di persone positive al Covid-19, in pratica uno ogni dieci; il tasso di positività nei due giorni precedenti viaggiava tra il 6 e il 7%. Aumentano tutti i numeri del contagio (il confronto è con i dati di giovedì 4 marzo): terapie intensive 202 (+7,4), ricoveri ospedalieri 2.316 (+6,7%), gli isolamenti domiciliari sfiorano i 20mila (+17,8%). Anche i decessi aumentano: sono stati 58 in 4 giorni, per un totale che arriva a 9.495 (di cui 1.120 in provincia di Cuneo).
La nostra provincia continua ad avere numeri molto alti, soprattutto se teniamo conto che la media di nuovi casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni (aggiornata al 6 marzo) è stata di 278. Situazione che ha spinto il governo regionale ad assumere numerosi provvedimenti: dall’istituzione delle zone rosse nel Saluzzese al decreto che costringe le scuole in dad dall'8 marzo su un’ampia parte del territorio provinciale (Fossanese compreso).
Una situazione che non sembra destinata a migliorare nell’immediato. La maggior parte degli esperti, infatti, fissa il picco della curva solo nella terza decade di marzo.
VACCINAZIONI - Sono 11.014, tra cui 6.997 ultraottantenni, le persone che hanno ricevuto oggi il vaccino contro il Covid; a 830 è stata somministrata la seconda dose.
Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 482.869 dosi (delle quali 150.652 come seconda). Tradotto in percentuale sulla popolazione piemontese: l'11% ha ricevuto la 1ª dose, il 3,4% anche la seconda.