La guerra uccide anche l’ambiente

È il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato (1° settembre). Il Messaggio ispira anche la Carovana della Pace, in programma domenica 24 settembre a Boves.

Guerra Ucraina 2019
Il degrado del suolo in Ucraina provocato dalla guerra

Che scorrano la giustizia e la pace” è il tema scelto quest’anno da Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per il Tempo del Creato. Tema che si rifà al profeta Amos (5,24) e chiaramente ispira anche la Carovana della Pace in programma il 24 settembre a Boves.

Richiamando le parole del profeta Amos, il Papa afferma con forza che per noi umani la giustizia è essenziale come l’acqua per la nostra sopravvivenza. Giustizia che si esprime in una relazione corretta con Dio, con l’umanità intera e con la madre Terra. E la guerra è negazione di tutto questo!

Papa Francesco, citando il suo predecessore Benedetto XVI, ci ricorda quanto i “deserti esteriori” che crescono sempre di più - sono circa 200 i Paesi e 1 miliardo le persone interessate dal processo di desertificazione nel mondo - rivelano l’ampiezza dei “deserti interiori” che ci abitano, segni di cuori egoisti che sono alimentati e alimentano un “consumismo sfrenato”.

L’elenco dei disastri sociali e ambientali di questa ingordigia collettiva lo conosciamo bene. Il messaggio che Papa Francesco ci dona è molto ricco e sarà importante rifletterlo con calma nelle nostre comunità e nei nostri gruppi. Non si stanca di ripetere che «è molto quello che si può fare», e per questo incalza: “Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo Tempo del Creato? Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società!”. Nel contesto di oggi, direi, prendere la parola con coraggio contro quella ‘cultura di morte’ che annuncia la guerra come necessaria strada verso la pace. Denunciandone i mali, consapevoli anche dell’impatto che le guerre e i conflitti hanno sull’ambiente: la guerra uccide anche l’ambiente.

In diverse occasioni, ma in particolare nell’enciclica «Laudato si’», il Papa ha richiamato l’attenzione sulla questione del degrado ambientale dovuto ai conflitti. La guerra, scrive il Papa, “causa sempre gravi danni all’ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, e i rischi diventano enormi quando si pensa alle armi nucleari e a quelle biologiche”.

In particolare, le armi chimiche e quelle nucleari sono micidiali per i popoli e per l'ambiente e su questo la Santa Sede e il Papa non hanno risparmiato appelli ai leader mondiali per la loro eliminazione. Basti pensare alla visita di Francesco, nel novembre 2019, a Nagasaki e a Hiroshima, in Giappone, dove ha definito immorale l'uso e anche il possesso di armi atomiche. Nella prossima Carovana della Pace diremo una parola forte su questo.

A pochi giorni dall'anniversario del conflitto in Ucraina, Greenpeace e la Ong ucraina Ecoaction avevano pubblicato una "Mappa dei danni ambientali" causati dalla guerra, per denunciare i gravissimi impatti di questa sugli ecosistemi. Le due organizzazioni chiedono inoltre al governo di Kiev e alla Commissione Europea di istituire un fondo per il ripristino dell'ambiente, vittima silenziosa della guerra.

I dati raccolti, consultabili online, sono stati confermati dalle immagini satellitari e mappati da Greenpeace Central and Eastern Europe (Cee). In base alle informazioni ufficiali, dall'inizio delle ostilità sono stati danneggiati circa il 20 per cento delle aree naturali protette del Paese, e 3 milioni di ettari di foresta, mentre altri 450 mila ettari si trovano in zone occupate o interessate dai combattimenti. La guerra ha provocato incendi, danneggiato gli habitat e inquinato l'acqua, l'aria e il suolo, mentre i bombardamenti dei siti industriali hanno provocato ulteriori contaminazioni. Le esplosioni, inoltre, rilasciano nell'atmosfera un cocktail di composti chimici. Il principale, l'anidride carbonica (CO2), contribuisce fortemente al cambiamento climatico. Gli ossidi di zolfo e di azoto possono inoltre provocare piogge acide, modificando il pH del suolo e causando la bruciatura della vegetazione, soprattutto delle conifere.

Le piogge acide sono pericolose anche per gli esseri umani e per la fauna, perché hanno un grave impatto sulle mucose e sugli organi respiratori. Anche i frammenti metallici delle granate sono pericolosi per l'ambiente. La ghisa mista ad acciaio è il materiale più comune per i bossoli delle munizioni e non contiene solo ferro e carbonio, ma anche zolfo e rame. Queste sostanze si infiltrano nel terreno e possono finire nelle acque sotterranee, entrando nelle catene alimentari di esseri umani e animali.

La Carovana della Pace 2023 sarà anche un prendere coscienza dell’impatto ambientale delle guerre per vivere con più responsabilità la nostra vita.

don Flavio Luciano, vicario diocesano per la Pastorale