Porte aperte al Mulino nuovo di Cervere

Poco lontano dal cuore del centro storico di Cervere alle soglie della campagna, in via Beato Bartolomeo 70, sorge una piccola perla sconosciuta agli stessi cerveresi: il Mulino nuovo della famiglia Parola.

Il vecchio mulino, con le sue strutture in legno e pietra e il suono costante dell’acqua che scorre, è più di un semplice edificio: racconta la storia di una intera comunità.

Per decenni ha rappresentato il centro della vita della campagna cerverese, un luogo di incontro, lavoro e scambio.

Le sue pale, che ancora oggi girano al ritmo dell’acqua, raccontano storie di generazioni di mugnai che hanno trasformato il grano in farina, alimentando la comunità e contribuendo alla sua prosperità.

E venerdì il mulino ha riaperto le sue porte al pubblico. L’occasione è stata la mostra fotografica itinerante “I mulini piemontesi. Cultura del territorio per il territorio”, organizzata dall’associazione italiana Amici dei mulini storici (Aiams) a cui ha partecipato un pubblico curioso e attento.

“Quando dopo anni vissuti a Milano sono ritornata a Cervere ho sentito il desiderio di far rivivere il mulino - ha detto la proprietaria -. Qui si racconta il tempo della fatica umana quando i contadini arrivavano con i ‘cartun’ carichi di sacchi di grano che mio padre scaricava e portava al mulino mentre mia mamma offriva un bicchiere di vino. E così oltre a luogo di lavoro il mulino era anche un luogo di socializzazione. Oggi vorrei che dove un tempo si macinava grano si macini cultura trasformando il mulino in un centro di incontri e aggregazione”.

E le idee alla proprietaria non mancano: “Mi piacerebbe che qualcuno disegnasse un murales, che questi pilastri si rivestissero di mosaici (che ho già, ma manca la mano dell’artista), che arrivassero visitatori: venite a trovarci e vi racconteremo la storia del mulino...”.

Progetti suggestivi che potrebbero trasformare il Mulino nuovo in un centro culturale dove la vita riprenderebbe tra antichi e affascinanti ingranaggi.

Venerdì è stato compiuto il primo passo con l’inaugurazione della mostra, la visita al mulino, alla segheria e al frantoio. Un evento allietato dal concerto, molto apprezzato, del duo Lorenzo Fossati tromba e Mathias Assandri al pianoforte che hanno proposto brani musicali spaziando dal moderno al jazz, al classico il tutto coronato da un gradito rinfresco.

La mostra “I mulini piemontesi, cultura del territorio per il territorio”, aperta lo scorso 20 maggio a Cossano Belbo, si concluderà domenica 19 novembre al Mulino nuovo del Freidano di Settimo Torinese, quando questa esperienza itinerante sarà tema di conferenza.

La mostra allestita nel Mulino nuovo di Cervere è visitabile sabato 16 e domenica 17 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Per le visite guidate in settimana rivolgersi a Ines Parola dopo le 18 al numero 339.7566750 o e-mail inesparola@libero.it