Reddito di cittadinanza addio: e ora?

Monviso solidale sede

Il Reddito di cittadinanza (Rdc), il giorno dopo. Per alcuni percettori, questa misura - introdotta dal Governo Conte - è già stata sospesa all’inizio di agosto; per tutti sparirà, nelle varie forme in cui si articola, il 31 dicembre. Da più parti, si manifesta preoccupazione per l’impatto di questa scelta dell’attuale Esecutivo, in un momento storico in cui numerose famiglie già in difficoltà economica devono misurarsi con la crescita dell’inflazione, mentre il congedo del Rdc piace a quanti lo hanno ritenuto, in sostanza, uno spreco di risorse, perfino un ostacolo al lavoro.

Il Governo Meloni, intanto, ha preparato due misure che, in qualche modo, si sostituiscono al Rdc: sono il Supporto alla formazione e al lavoro (Sfl) e l’Assegno di inclusione (Adi).

Come suggerisce il nome, il Sfl si rivolge a persone tra i 18 e i 59 anni  “immediatamente occupabili” che possono intraprendere percorsi di ricerca attiva di un lavoro, di cui sono un esempio l’accompagnamento al lavoro, l’attivazione di tirocini e, per Fossano in particolare, i Puc, i Progetti utili alla collettività avviati dall’attuale Amministrazione comunale. Dallo scorso 1° settembre, i percettori del Rdc ritenuti “immediatamente occupabili” ricevono un aiuto dallo Stato - 350 euro al mese, per non più di un anno - soltanto mentre partecipano a un percorso di ricerca attiva del lavoro: se questo percorso si interrompe, il beneficio economico viene sospeso. Sempre per questo insieme di persone ritenute “immediatamente occupabili”, è previsto che lo stesso Rdc possa essere erogato, nel 2023, per un massimo di 7 mesi: non è scontato, quindi, che tutti lo abbiano perso ad inizio agosto, dal momento che avrebbero potuto cominciare a percepirlo non a gennaio, ma in mesi successivi. Da settembre, in ogni caso, dopo una valutazione dell’Inps che riguarda età e fascia reddituale, le persone che hanno perso il Rdc e che hanno i requisiti per poter accedere al Sfl vengono assegnate alla piattaforma MyAnpall, in gestione ai Centri per l’impiego; se si è ancora percettori di Rdc, per contro, non è possibile fare domanda per il Sfl.

Quanti, fra i percettori del Rdc, si trovano in situazioni delicate, ad esempio perché colpiti da disabilità o perché devono occuparsi di un minore o di una persona non autosufficiente, potranno percepire il sussidio voluto dal Governo Conte fino al prossimo 31 dicembre; poi potranno usufruire dell’Adi. La piattaforma di riferimento, per queste persone, è GePI, a cui ha accesso, tra gli altri il Consorzio Monviso solidale. Consorzio che, peraltro, dispone di un Servizio al lavoro accreditato in Regione e può pertanto occuparsi anche dell’accompagnamento al lavoro per gli “immediatamente occupabili”.

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