Giovedì 28 settembre alle ore 20,30 nella chiesa parrocchiale di Centallo, vengono ricordate la figura e l’opera del Servo di Dio don Stefano Gerbaudo. Il 28 settembre del 1950, infatti, 73 anni fa, don Stefano concludeva la sua vita terrena consumato da un male incurabile. Questo prete fossanese, originario di Centallo, aveva offerto la sua vita a Dio per i suoi seminaristi e le sue Cenacoline (ora Missionarie diocesane). Era il segreto che don Gerbaudo custodiva gelosamente nel suo cuore. Ma il segreto non rimase tale, perché padre Pio lo rivelò a due preti fossanesi (don Alessandro Lingua e don Giacomo Cavallo) che erano andati a San Giovanni Rotondo a chiedere con insistenza la grazia per la sua guarigione. Don Stefano dovette ammettere di aver offerto la sua vita qualche anno prima, e riconobbe nelle parole di padre Pio il segno che questa offerta era stata accolta da Dio.
La serata prevede la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Piero Delbosco alle 20,30, e un reading musicale, su testo di Gianpiero Pettiti, dal titolo “Dove osano le aquile”, a cura di Pinuccio Bellone, accompagnato alla tastiera da Marco Bellone. Il reading musicale è una forma artistica di lettura di testi accompagnata da un sottofondo musicale, dove musica e parole diventano parte di uno stesso monologo, ‘durante il quale la voce si trasforma in puro suono e il suono in voce narrante’.
La serata, voluta dall’associazione don Stefano Gerbaudo in collaborazione con la parrocchia di Centallo, si inscrive nel percorso di promozione della causa di beatificazione di don Stefano, iniziata il 3 ottobre 2010, e vuole tenere viva la memoria del Servo di Dio promuovendo la conoscenza della sua figura e della sua opera.